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Il Pescara è tornato

Scritto da redazione

PESCARA – Adesso possiamo dirlo: è tornato il Pescara. Quello in grado di vincere e di strappare applausi. Quello in grado di realizzare tanti gol. Con quella ottenuta contro l’Olbia fanno quattro vittorie consecutive, tra campionato e coppa. E soprattutto 9 gol messi a segno negli ultimi due incontri, senza incassarne nemmeno uno. Numeri che indicano una vera e propria rinascita.

All’Adriatico Curva Nord chiusa per squalifica. Così i tifosi biancazzurri si fanno sentire dall’esterno dello stadio. Per solidarietà rimangono fuori anche i gruppi organizzati del settore Distinti. Zeman deve fare a meno di Squizzato per squalifica e di Franchini, fermato da un guaio muscolare. Così inserisce Tunjov dal primo minuto in mediana, al pari di Dagasso. La sorpresa è il ritorno tra i titolari di Accornero. Modulo 3-4-3 per Leandro Greco. Il tecnico manda in panchina Dessena e Ragatzu. Tra le fila dei sardi il talento Vastese Nicolò Cavuoti, classe 2003. Il Pescara prende subito il controllo della partita. Al 9’ sovrapposizione di Floriani sulla destra che crossa per l’inserimento di Aloi. Ma il colpo di testa è fuori bersaglio. Il Pescara spinge ancora. Accornero con una conclusione dal limite all’11’ chiama all’intervento Rinaldi. Ci prova anche Tunjov al 21’ su calcio di punizione dalla distanza. La palla termina di poco alta. Al 22’ Plizzari deve compiere un provvidenziale intervento su Contini lanciato a rete, dopo uno scambio con Zallu sulla fascia sinistra. Al 23’ la sblocca Gigi Cuppone di testa, con una splendida elevazione su cross dalla sinistra. Il raddoppio lo firma subito dopo Dagasso. Al 27’ gran sinistro dalla distanza, che trova anche una deviazione. Alla mezz’ora prova la reazione l’Olbia: sugli sviluppi di un calcio di punizione colpo di testa di Motolese che trova pronto ancora una volta Plizzari. Al 37’ entra Cavuoti, che sostituisce l’infortunato Scapin. Il tris lo firma Tunjov di testa al 43’. I biancazzurri giocano sul velluto. Al 45’ Merola con un destro potente chiama alla respinta Rinaldi.

Nella ripresa subito dentro Brosco e Cangiano. Il Pescara chiude definitivamente i giochi già al 6’. Aloi con un destro sul secondo palo sigla il gol del 4-0. Nonostante il rotondo punteggio, i biancazzurri continuano ad attaccare proprio come vuole Zeman. Al 40’ dopo una serie di dribbling, Tunjov spara addosso a Rinaldi. Poco più tardi viene annullato un gol a Cangiano. Al termine della partita i giocatori del Pescara vanno fuori lo stadio a ringraziare i propri tifosi, che li hanno incitati incessantemente per tutta la partita.

«Sono contento per la prima ora di gioco, poi la squadra ha gestito come nei tempi antichi», ha ironizzato Zeman. «La prima ora mi è piaciuta per intensità. A tratti i ragazzi riescono ad interpretare meglio il mio calcio. La squadra sta bene perché ho 25 giocatori che possono giocare», continua il boemo. Che poi si proietta già sulla sfida di coppa a Catania: «Giocare a Catania oggi non è facile. La squadra è giovane e magari si spaventa (sorride, ndr). Ho impiegato Dagasso perché mi mancava Squizzato, anche lui deve verticalizzare di più. Cuppone può fare gol in qualsiasi modo. Io li voglio più aggressivi e decisi. La squalifica della Curva fa male a noi e pure ai tifosi». E anche se difficilmente lotterà per il primato, almeno questo Pescara è tornato a far divertire.

PESCARA – OLBIA 4-0

PESCARA (4-3-3): Plizzari, Floriani Mussolini, Pellacani (34’ st Di Pasqule), Mesik (1’ st Brosco), Milani, Aloi (24’ st De Marco), Dagasso, Tunjov, Merola, Cuppone (24’ st Tommasini), Accornero (1’ st Cangiano). A disp. Ciocci, Barretta, Di Pasquale, Masala, Vergani, Brosco, Pierno, Mora, Manu, Staver, Moruzzi, De Marco, Tommasini, Cangiano. All. Zdenek Zeman

OLBIA (3-4-3): Rinaldi, Palomba, Fabbri, Motolese, Zallu, Zanchetta (30’ st Dessena), La Rosa, Arboleda (1’ st Montebrugnoli), Corti, Scapin (37’ Cavuoti, 7’ Mameli), Contini (30’ st Ragatzu). A disp. Palmisani, Van der Want Maarten, Dessena, Bellodi, Incerti, Ragatzu, Cavuoti, Mameli, Gennari, Montebugnoli. All. Leandro Greco

RETI: 23’ Cuppone (P), 27’ Dagasso (P), 44’ Tunjov (P), 6’ st Aloi (P)

ARBITRO: Marotta Maria di Sapri; assistenti Moroni, Lisi; quarto uomo Mascolo

AMMONITI: Mesik (P), Contini (O), Zanchetta (O), Merola (P)

RECUPERO: 2’ pt, 3’ st

NOTE: 2284 spettatori (10 circa i tifosi ospiti), Curva Nord chiusa per squalifica. 

Daniele Rossi

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