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Chieti, vittoria e polemiche nel derby

Scritto da redazione

CHIETI – Una vittoria sofferta. E che soprattutto ha generato tante tensioni. Il Chieti supera 1-0 L’Aquila all’Angelini. Un derby giocato davanti a 2800 spettatori. Con 280 tifosi dell’Aquila assiepati nel settore ospiti. Splendida la coreografia della Curva Volpi a inizio partita. A decidere il match un gol di Forgione al 9’. Rete viziata da un’evidente fallo di mano. «È stata una cosa veloce, ho pensato solo alla palla che è entrata. L’arbitro non ha visto. L’importante che la palla è entrata», ha dichiarato il giocatore al termine della partita.

Sarà solo il primo di una serie di episodi che hanno infiammato questo derby. Tensioni sfociate in un parapiglia all’interno degli spogliatoi dopo il fischio finale. «È successo un episodio molto spiacevole nei confronti del nostro team manager», ha ammesso Epifani in sala stampa. La partita ha premiato un Chieti capace di saper soffrire. Tante le occasioni di marca rossoblù, che però non sono riusciti a concretizzare.

Nel primo tempo grande intervento di Francesco Serra al 32’. Il portiere è stato abile a respingere con un balzo felino il pallone sulla linea di porta, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Nella ripresa L’Aquila va ripetutamente vicina al pari. L’occasione migliore è stata una traversa colpita da Angiulli su calcio di punizione al 35’. Insomma gli ospiti hanno tanto da recriminare. Mentre i neroverdi hanno protestato al 6’ del secondo tempo per una trattenuta di Lorenzoni su Salvatore. «Sicuramente i derby si decidono con gli episodi. Faccio i complimenti all’Aquila. Noi venivamo da una partita non brillante. La squadra ha dimostrato carattere, ma deve crescere sul palleggio e sulla condizione della partita», ha sottolineato Mauro Chianese. Poi il tecnico si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa: «Settimana scorsa sembrava come se fossimo alla penultima giornata e ci dovevamo salvare. Sembrava come se allenatore, giocatori e staff avessero sbagliato tutto». Massimo Epifani, nonostante la sconfitta, applaude alla prestazione della sua squadra: «Abbiamo fatto bene. Ci sono diversi episodi dubbi che determinano la partita. Rimprovero solo i primi minuti alla mia squadra. Dobbiamo avere più cattiveria nella conclusione. Me ne vado soddisfatto. La mia squadra meritava di più».

Per il Chieti è stata una vittoria che va a rafforzare soprattutto il morale. Alla luce di una settimana non facile, dopo l’opaco pareggio di Ascoli che ha provocato i primi mugugni. Tra l’altro dopo la partita ha rassegnato le dimissioni il presidente onorario Cristian Pollio. Un addio motivato da divergenze con la società. Una domenica a dir poco movimentata. 

Daniele Rossi

CHIETI (4-3-3): Serra, Spinelli (1’ st Vesi), Conson, Postiglione, Forgione, Ardemagni (6’ Gatto), Benigni (9’ Di Sabatino), Barlafante, D’Ancora (6’ st Diambo), Laziz, Salvatore. A disp.: Antignani, Masawoud, Diambo, Gatto, Mancini, Vesi, Romagno, Mazzei, Di Sabatino. All. Mauro Chianese

L’AQUILA (4-3-3): Raffaelli, Ouali (39’ Caravillani), Cassese (40’ Mantini), Angiulli, Bacioterracino, Del Pinto (13’ Carbonelli), Galesio (23’ st Alessandro), Sarritzu, Lorenzoni (23’ st Bellardinelli), Tavoni, Brunetti. A disp: Michielin, Bellardinelli, Pietropaolo, Carbonelli, Alessandretti, Caravillani, Battistoni, Alessandro, Mantini. All. Massimo Epifani

ARBITRO : Simone Palmieri di Avellino

SPETTATORI: 2800 circa

Ammoniti: Spinelli (C), Romagno (C), Ouali (A), Tavoni (A)

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