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 L’opera “come l’acqua” di Mishan

Scritto da redazione

Sulmona, 12 maggio “Guardate l’idrogeno tacere nel mare, guardate l’ossigeno al suo fianco dormire, soltanto una legge che io riesco a capire ha potuto sposarli senza farli scoppiare, soltanto una legge che io riesco a capire…” 

Ce la descrive così la molecola più importante al mondo il cantautore e poeta Fabrizio De Andrè nella sua famosissima canzone “un chimico”. Uno dei pezzi pregiati dell’artista genovese che con semplici parole ha dato un saggio di cosa è in grado di offrire l’incredibile mistero del mondo.

Nel descrivere uno dei suoi capolavori l’artista Mishan ha voluto descrivere l’immane valore posseduto dell’acqua, autentica essenza di vita,  riportando una citazione del capitolo 78 del Daojing, un antico testo filosofico dell’estremo oriente scritto dal saggio cinese Laozi. Attraverso esso si riesce a dare uno spunto di sana filosofia a questo prezioso elemento descrivendo così l’accoppiata vincente dei due atomi di idrogeno con uno di ossigeno: ” Nel mondo nulla e morbido e debole come l’acqua, ma nello scalfire le cose solide e forti nulla è in grado di superarla”.

Due forti essenze letterarie che si compenetrano nel significato forte che i due antitetici, storicamente parlando, esponenti della cultura mondiale hanno voluto offrire al simbolo della vita.

Un simbolo, quello dell’acqua, che come sempre Mishan attraverso la traslazione su tela dei colori e del tema da lei saggiamente scelti ha saputo molto bene inquadrare nella sua opera “come l’acqua” visibile ricercando l’opera cliccando nella sua nella teca web   https://www.pitturiamo.com/it/pittore-contemporaneo/mishan-26244.html

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