Home Attualità Il buio una disabilità importante, per Sport Ability Roccaraso, un’opportunità!

Il buio una disabilità importante, per Sport Ability Roccaraso, un’opportunità!

Scritto da redazione

Non vedenti servono commensali vedenti, nel buio assoluto

Roccaraso, 12 ottobre-Un sabato sera non solo alternativo, ma di spessore quello proposto dall’associazione Sport AbilityRoccaraso, un’associazione anagraficamente giovane, la si scopre battezzata lo scorso luglio. Piuttosto energica stando alle iniziative messe in campo, a crederci fermamente Giulia Cipriani e Mariavittoria Bucci

Non è alla prima esperienza nel campo della disabilità, Giulia Cipriani, che negli anni si è spesa sia all’interno della FISPIC Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi, come nutrizionista, sia in seno al mondo delle handbike. Mariavittoria Bucci, altra figura portante di questa organizzazione, da decenni impegnata nella realizzazione di eventi per la sua Roccaraso, facile intuire che ci si interfaccia con un binomio di donne vincenti. Promotrici, anche, quest’anno della 10^ Edizione del Festival degli Aquiloni – Roccaraso Vola, al loro fianco Ida di Natale con l’Associazione il Sogno di Iaia, non lustrini e paillete, ma incessanti fatti concreti per le altrui problematiche.

Ad accomunare i propositi di queste due giovani e determinate donne, una distinguibile concezione del mondo della disabilità e una voglia di scommettere sul valore intrinseco di ogni diversamente abile.

La locandina diffusa per  questo evento di beneficenza, tenutasi sabato scorso presso l’Hotel Reale di Roccaraso, recitava “Cena al Buio, sfida i tuoi sensi” e i loghi delle associazioni patrocinanti identificavano l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Sezione dell’Aquila, la U.N.I Vo. C. Onlus sezione dell’Aquila, insieme a quello di Sport Ability Roccaraso. A lasciare, ancor di più il segno, quanto inciso sul pass d’accesso “Se ti fai prendere per mano dal buio puoi scoprire un nuovo sole”.

Ma cosa è realmente successo, in quella notte in cui il firmamento si componeva di impareggiabili comete?

I numerosi intervenuti sono stati muniti di bavaglino, istruiti sui comportamenti da tenere e sulle modalità di accesso nella sala ristorante dell’hotel ospitante. La cena, con menù a sorpresa, si è consumata completamente al buio e l’incanto del tutto risiede nel fatto che a servirla sono stati Antonio, Maria, Alberto, Giovanna, non vedenti, affiancati da Nanda e Lucio Gennarini, quest’ultimo Presidente Univoc L’Aquila. 

Le luci sono state ripristinate attraverso candele, solo al momento di servire il dolce, fra gli applausi e la commozione di tutti. Il compiuto e l’accaduto avevano dell’incredibile, si era stati chiamati a vedere con le mani il cibo, le posate e il buio stesso.

Personale di sala e ospiti si sono “affrontati” ad armi pari. A mettersi in gioco, a dover ricorrere all’uso di altri sensi, escludendo la vista sono stati i vedenti. Al campo visivo è affidato l’80% del lavoro dei sensi, dover contare su altri ausili sensoriali, porta a comprendere dimensioni nuove e permette di contemplare possibilità altre. Ognuno dei commensali al termine della cena si è sentito diverso, sicuramente migliore e più prossimo a certe tematiche. Una progettualità vincente e soprattutto utile, quella coniata da Sport Ability Roccaraso.

Sono sette i soci fondatori di questa meravigliosa realtà associativa, doveroso e motivante nominarli tutti. Alle ideatrici Giulia Cipriani e Mariavittoria Bucci si affiancano, per fucinare a tanta bellezza e utilità, Luigi Liberatore, Matilde di Natale, Giorgio Anselmicchio, Angelo di Masso, Maddalena Bellusci.  Per fortuna non ci si ferma a questi nomi, Sport Ability Roccaraso, conta già tanti nuovi iscritti, verosimile supporre che altri ne arriveranno dopo questo evento. Un’ associazione aperta a tutti e a nuove sfide.

Giulia Cipriani precisa che: “l’Associazione Sport Ability Roccaraso è stata concepita per sensibilizzare il territorio verso realtà e dimensioni non sempre vissute, con il nobile intento di far percepire Roccaraso, ai ragazzi non vedenti, come una comunità a loro vicina e a loro misura. Sicuramente il lavoro da fare è ancora tanto, prosegue, la Cipriani. Mancano strutture e servizi idonei”.

Ogni assenza, però, può divenire presenza, questa la sfida che Giulia e Mariavittoria si prefiggono. 

Da sabato sera, la sfida è divenuta di tutti! Tanti i giovani e le figure professionali intervenuti alla cena. Come noto, è l’unione a dare la forza e a rendere la meta più mirabile. Questa è la ragione per cui, dichiara Mariavittoria Bucci: “L’esercizio di mettersi nei panni degli altri ci può far diventare una società migliore. Confido nella possibilità, che il nostro comprensorio sia in grado di offrire, mediante lo sport, occasioni e possibilità di riscatto a giovani locali diversamente abili”.

Il coraggio e la voglia di cimentarsi la si trova nelle parole di Antonio Rotondi, Presidente UICI di L’Aquilache a fine cena, intrattenendosi con degli ospiti ha affermato:” sono divenuto cieco a dieci anni, sono riuscito a fare tutto nella vita, sono persino diventato nonno”.

Fra i partecipanti al simposio Pietro Trozzi, presidente ASHA – Associazione Sci Handicap Abruzzo.  Non sorprende la presenza del Trozzi, il quale più volte, insieme alla Cipriani ha collaborato ad altri eventi legati alla disabilità, sia su neve, sia in assenza di manto bianco. Un maestro di sci asserto sostenitore del concetto per cui:” in pista si è tutti uguali, che lo sci e, non solo, può essere “usato” contro gli umani e fragili confini, che gli arrendevoli imputano alla disabilità”.

Come nasce l’idea di una cena al buio?

La frequentazione è matrice del tutto. Giulia Cipriani, scopre l’importanza della guida per un non vedente e ci investe in termini di umanità. Attraverso i suoi occhi e le sue sensazioni presenta Roccaraso a questi ragazzi facendoli innamorare di una terra per loro nuova seppure amica.

Tutto da ripetere, tutto da sposare e sviluppare.  Roccaraso crescerà in tal senso, sarà sempre più casa per la disabilità. Ci si troverà, tutti insieme, dinnanzi ad un focolare a cui tutti avranno portato legna e le pietanze servite avranno sapori e aromi impareggiabili perché frutto dell’insieme.

Cesira Donatelli

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