Home Politica Se la musica è vecchia ed i musicanti..pure

Se la musica è vecchia ed i musicanti..pure

Scritto da redazione

Sulmona, 31 marzoE’ arrivata la Santa Pasqua, una delle festività alle quali i sulmonesi sono assai legati. Di  politica di questi tempi nessuno ne vuole parlare   sia perché la disaffezione è galoppante, sia perché non riesce più a scaldare i cuori. Ora perderemo anche la caserma ‘Cesare Battisti’ dopo aver perso tante altre strutture. Ieri l’altro si è riusciti  a sventare, forse, un’operazione ridimensionamento perfino di un servizio Inpdap a Sulmona.

Poca cosa rispetto ai grandi bisogni, vecchi e nuovi, che la città invoca. Eppure, da quello che ci hanno riferito, non è stata cosa semplice in Consiglio regionale per costruire un voto unanime sopratutto in periodo in cui la città non può contare su riferimenti istituzionali e politici  certi. A due mesi dalle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea di Palazzo san Francesco  all’interno dei vari schieramenti, che si dovranno contendere la conquista dei sedici seggi (non più venti), la confusione è  forte. Pd e Pdl  sembrano non essere più in grado di  esprimere  una politica per mancanza di idee, di progettualità, di gruppi dirigenti. Entrambi gli schieramenti sembrano vivere (ovviamente con le dovute eccezioni) la stessa   crisi di identità. Tra distinguo, fughe, lamenti, predicozzi e posizioni increbili  queste formazioni non si sono rese conto  di quello che è successo negli ultimi mesi e di quello che potrà ancora accadere. Non è un mistero a Sulmona che  il centrodestra stia trovando molte difficoltà per  ricostruire  un’alleanza capace di  competere alle prossime amministrative. Quello che è incredibile è il moralismo smodato di quei dirigenti (molti ex FI) che  si  oggi lamentano  dello sfascio della Pdl o le fughe dalla nave che affonda  dimenticando  che da almeno dieci anni proprio loro rivestono ruoli di primo piano nel partito e nelle istituzioni e che poco hanno fatto per migliorare le cose. Nel Pd invece la divisione è ormai netta. 

Lo capiremo meglio la settimana prossima  quando, mercoledì dopo Pasqua, il Pd ufficiale (ma quale ?) organizzerà una manifestazione al Pacifico per annunciare  il percorso diverso che intende compiere senza il candidato del centro sinistra e venerdì sempre nella stessa sala  Peppino Ranalli, sostenuto da altri Pd,   aprirà la sua campagna elettorale. La gente  non ci capisce più nulla. E’ vero. L’impressione diffusa è che i mestieranti delle tre carte (come li hanno ribattezzati in città) questa volta rischiano di andare a sbattere contro un muro. D’altra parte come  può un partito che ha  sostenuto le primarie di coalizione, con tre suoi candidati, le ha perse ed ora rimette in discussione  una scelta credibile e giovane? Senza dimenticare la farsa del mancato candidato locale alle primarie per il Parlamento  assai chiacchierata ovunque.  Sorridono ovviamente i raggruppamenti dell’area di centro. Sorride  ‘Sulmona democratica’  e sorride anche il Movimento ‘SulmonAbruzzo’ (quello di Manasseri, Susi, Rapone ed altri)  che ha avuto  almeno il pregio di aver lanciato da tempo la sfida su una piattaforma programmatica per  affermare un metodo diverso rispetto al passato conquistandosi  le simpatie di tanta gente. Il resto nulla se non le ambizioni sfrenate di vecchi tromboni (e trombette) della politica locale che  la gente malsopporta  e che non riesce a togliere di mezzo perché il rinnovamento stenta ad affermarsi. Insomma  c’è poco da stare allegri, per ora. Tanto se non cambiano i.. musicanti, la musica sarà sempre la stessa. Per Sulmoma, ovviamente. Buona  Pasqua a tutti.

Asterix

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