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(opinioni) – Ciclismo e premierato.

Scritto da redazione

 Sulmona, 11 maggio– “Un uomo solo al comando, la sua maglia è biancoceleste: il suo nome è Fausto Coppi”. Chi non conosce la famosissima frase del radiocronista Mario Ferretti che descrisse alla perfezione una parte della storica tappa Cuneo – Pinerolo del 1949? Il ciclismo si può coniugare sicuramente col turismo, grazie anche alla TV nel rendere visibili i luoghi, ma non può essere considerato un paradigma per la politica. 

La Repubblica democratica parlamentare è la formula  più moderna conquistata dalle società occidentali avanzate.

 Il Parlamento rappresenta il momento più alto del dibattito, della dialettica e anche del contrasto politico che sicuramente va ad ammortizzare anche la conflittualità interna in un Paese democratico. Il modello del premierato  francese, per esempio, è sotto gli occhi di tutti,  quando la conflittualità col popolo assume gravi toni di autentica  guerriglia civile…

No al premierato, sì alla responsabilità dei partiti nel saper rappresentare e non tradire le istanze popolari e sì alla partecipazione elettorale dei cittadini, poiché la sovranità appartiene al popolo. 

Inoltre la stabilità non deve essere il solo parametro risolutivo indicativo in una democrazia, meglio preferire degli equilibri instabili che una stabilità di 25 anni di un governo totalitario come quello di Putin in Russia o di quello del ventennio già vissuto in Italia!

Giovanni Pizzocchia

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