Home Prima Pagina La bella lezione di Valentina a Bugnara proprio nel giorno della festa della donna che fa riflettere. Tanto

La bella lezione di Valentina a Bugnara proprio nel giorno della festa della donna che fa riflettere. Tanto

Scritto da redazione

Presentato a Bugnara presso la biblioteca “ Nino Ruscitti” il volume  di Valentina Venti “ Per poi risvegliarmi in un quadro” che racconta Il dolore, il sacrificio, la rabbia, la forza, il sorriso, la voglia di respirare a fondo la vita e percepirne tutte le sue sfumature di colore

Bugnara ( sala A) presentazione volume di Valentina Venti

Bugnara, 9 marzo– “Per poi risvegliarmi in un quadro”, il figlio di penna di Valentina Venti, insegnante e scrittrice sulmonese, è stato presentato nella giornata di ieri presso la Biblioteca intitolata a “Nino Ruscitti” a Bugnara. 

L’evento, organizzato dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti”, ha visto anche la partecipazione della mostra dei quadri dell’artista Simone D’Amico. (Quest’ultima sarà ancora aperta al pubblico oggi, sabato 9 marzo, dalle 17:00 alle 19:00 e domani, domenica 10 marzo, dalle 10:30 alle 12:30).

Sono intervenute nei saluti istituzionali Antonietta Pace, assessore alla cultura del Comune di Bugnara e Sara Di Censo, vicepresidente del Centro Studi. 

Il dolore, il sacrificio, la rabbia, la forza, il sorriso, la voglia di respirare a fondo la vita e percepirne tutte le sue sfumature di colore. Tutto questo è stato raccontato dall’autrice con una brillante ironia e una consapevole leggerezza da lasciare senza fiato. 

Bugnara: biblioteca ( sala B) con l’ esposizione di alcuni quadri di Simone D’Amico

I presenti hanno avuto modo di esperire, per mezzo dei racconti di Valentina, le emozioni provate durante il percorso di lotta e convivenza contro e con il “drago”. 

L’intensità del dialogo tra l’autrice e la moderatrice, la scrittrice Cesira Donatelli, ha coinvolto e travolto gli ascoltatori come un’onda improvvisa. 

Il fascino dell’autoironia e della semplicità disarmante con cui Valentina Venti si racconta nelle pagine esondanti di parole del suo libro, descrivono perfettamente la sua profondità d’animo, la sua originalità e la luce del suo sorriso, un sorriso per nulla finto ma che splende di luce propria. 

È stato possibile visualizzare i colori dei suoi sentimenti, colori utilizzati anche nei suoi disegni presenti nelle illustrazioni del libro. 

“Domani sarà esattamente un anno dalla mia ultima seduta di chemioterapia – ha affermato la scrittrice – Un anno fa non avrei mai pensato di trovarmi, dopo 365 giorni, a presentare il mio libro. Tante cose me le sarei perse se non mi fossi ammalata. Lo scrivo anche nel libro. L’esperienza della chemioterapia è oscena, orribile ma al tempo stesso bellissima poiché mi ha permesso di conoscermi meglio, di capire quelli che sono i miei limiti ma soprattutto di comprendere che i limiti ce li poniamo da soli. La vera libertà la raggiungiamo nel momento in cui si supera un limite e si raggiunge una dimensione tale per cui nulla fa più paura”.

Valentina nel libro ha raccontato la terapia, il suo rapporto con il cambiamento e il bisogno di stare un momento da sola. 

Bugnara, l’omaggio di Momo Schop di Michele Di Tommaso alle donne per questa occasione speciale

“La malattia la perdoni se non ti fai sopraffare – ha esordito – per certi aspetti sono grata a quello che mi è successo. Sono riuscita, anche sostenuta e accompagnata da mio marito e le mie due figlie, a superare il dolore”. 

In occasione della giornata internazionale dei diritti delle donne, Mömo Shop Bugnara di Michele Di Tommaso ha omaggiato le interlocutrici dell’evento con un pensiero profumato. 

Ieri Valentina Venti ha mostrato a tutti la possibilità di vedere il mondo con occhi diversi. I lettori e i futuri lettori del suo libro sono usciti dall’incontro alleggeriti da sovrastrutture avvilenti ma arricchiti dal peso della coscienza emotiva. 

“Il tempo non cura le ferite, non cura niente – ha concluso – ciò che cura le ferite è un patto che facciamo con noi e con chi abbiamo al nostro fianco. L’importante è riuscire ad attaccarci a qualcosa che ci fa stare bene. Nel mio caso è la ricerca della bellezza. Mi sono regalata la felicità” 

Chiara Del Signore

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