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Sulmona: comunità energetiche rinnovabili. Pubblicato l’Avviso di manifestazione d’interesse

Scritto da redazione

Sulmona,9 febbraio– E’ stato pubblicato questa mattina sul sito istituzionale del Comune di Sulmona l’Avviso di manifestazione di interesse, da parte di soggetti pubblici e privati, alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile come disciplinato dal decreto legislativo 199/2021, anche ai fini della partecipazione al “Bando per la presentazione di progetti, da parte di enti pubblici ed amministrazioni, anche in partenariato con le imprese, ai fini della realizzazione di sistemi centralizzati di produzione e distribuzione intelligente di energia e/o calore da fonti rinnovabili, anche attraverso comunità energetiche per la condivisione dell’energia”. 

Le comunità energetiche sono, in sostanza, associazioni tra produttori e consumatori di energia, atte a soddisfare il fabbisogno energetico attraverso la propria produzione, realizzata mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili. Queste comunità energetiche rinnovabili e autoconsumo collettivo ci si attende possano contribuire a mitigare la povertà energetica, con una riduzione della spesa energetica, a tutela soprattutto dei consumatori meno abbienti. La Direttiva 2018/2001 dell’Unione Europea volta a promuovere l’uso di energia da fonti rinnovabili, con la quale è stata introdotta la definizione di Comunità Energetica Rinnovabile (CER) come entità giuridica prevede: una partecipazione aperta e volontaria, da parte dei soggetti pubblici o privati (soci) localizzati in prossimità dell’impianto di produzione (di proprietà della CER stessa); l’aggregazione di persone fisiche, Enti Territoriali Locali e Piccole e Medie Imprese in qualsiasi forma purché non motivate dal profitto come prima finalità ma da obiettivi di miglioramento ambientale, sociale ed economico per i membri della CER e per il territorio nel quale viene realizzata. 

In attesa del completo recepimento della nuova Direttiva 2018/2001/Ue, la legge 28 febbraio 2020 n. 8 di conversione del decreto “Milleproroghe” decreto‐legge 30 dicembre 2019, n. 162, pubblicata in Gazzetta ufficiale, ha dato, fin da subito, la possibilità a tutti i cittadini di esercitare collettivamente il diritto di produrre, immagazzinare, consumare, scambiare e vendere l‟energia auto prodotta, ottenendo così benefici ambientali, economici e sociali. Con il D.lgs 8 novembre 2021, n. 199 (“Red II”), in vigore dal 15 dicembre, è stata data piena attuazione alla direttiva 2018/2001/UE, introducendo importanti novità rispetto alla legge 28 febbraio 2020, n. 8, quali la possibilità di realizzare impianti con potenza fino ad 1MW e superando la limitazione di afferire alla medesima cabina secondaria di trasformazione, ampliando le possibilità e limitando alla sola connessione dei membri alla stessa cabina primaria. 

Attilio D’Andrea, Assessore comunale

Possono entrare a far parte delle CER tutti i soggetti individuati  dal D.lgs 8 novembre 2021, n. 199. In base a quanto previsto dal Decreto Milleproroghe e dal D.Lgs. n. 199/2021: gli impianti rinnovabili devono avere potenza non superiore a 1 MW e devono essere entrati in esercizio successivamente alla data di entrata in vigore del Dlgs. n. 199/2021; i soggetti, partecipanti, condividono l’energia prodotta utilizzando la rete di distribuzione esistente; l’energia condivisa è pari al valore minimo, in ciascun periodo orario, tra l’energia elettrica prodotta e immessa in rete dagli impianti a fonti rinnovabili e l’energia elettrica prelevata dall’insieme dei clienti finali associati; l’energia è condivisa per l’autoconsumo istantaneo, che può avvenire anche attraverso sistemi di accumulo; nel caso di comunità energetiche rinnovabili i punti di prelievo dei consumatori e i punti di immissione degli impianti sono ubicati su reti elettriche di bassa tensione ovvero media tensione sottese, alla data di creazione dell’associazione, alla medesima cabina primaria AT/MT; nel caso di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente, gli stessi devono trovarsi nello stesso edificio o condominio 

Possono presentare la propria manifestazione di interesse tutti i soggetti pubblici e privati, come disciplinato dall‟art. 31 commi 1 lettera b del D.lgs 8 novembre 2021, n. 199 (“Red II”) “la comunità è un soggetto di diritto autonomo e l’esercizio dei poteri di controllo fa capo esclusivamente a persone fisiche, PMI, enti territoriali e autorità locali, ivi incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell’elenco delle amministrazioni pubbliche divulgato dall’Istituto Nazionale di Statistica (di seguito:
ISTAT) secondo quanto previsto all’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n.196, che sono situate nel territorio degli stessi Comuni in cui sono ubicati gli impianti per la condivisione di cui al comma 2, lettera a).”

La manifestazione di interesse, debitamente compilata, sottoscritta digitalmente o in originale con allegato il documento di identità del sottoscrittore, dovrà pervenire al protocollo del Comune di Sulmona entro il giorno 9 MARZO 2023 alle ore 12.00 mediante consegna a mano o tramite PEC allindirizzo protocollo@pec.comune.sulmona.aq.it con oggetto “Manifestazione di interesse alla costituzione di una Comunità Energetica Rinnovabile”.

“Finalmente anche a Sulmona, in un periodo il caro-energia è un problema per tante famiglie e aziende, abbiamo la possibilità di costituire comunità energetiche che rappresentano una risposta alla crisi in atto ed una tutela per il nostro ambiente, abbassando le emissioni di anidride carbonica, utilizzando energia proveniente da fonti rinnovabili. Invito perciò tutti i cittadini e le aziende che vogliono aderire a rispondere all’avviso, come consumatori, come consumatori e produttori o anche solo come produttori. Nei prossimi giorni daremo ulteriori informazioni alla presenza anche dell’Ingegnere Sergio Oliviero, responsabile Business & Finance Innovation all’Energy Center del Politecnico di Torino”. Lo ha dichiarato l’Assessore Attilio D’Andrea.

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