Home Economia Lo spopolamento dei piccoli Comuni  è  divenuto ora  una nuova emergenza

Lo spopolamento dei piccoli Comuni  è  divenuto ora  una nuova emergenza

Scritto da redazione

Già nei mesi scorsi il prof Ronci aveva lanciato l’allarme pubblicando le dimensioni di un fenomeno che negli ultimi otto anni (2013-2020) dà una dimensione precisa del problema. Secondo gli esperti è necessario mettere in piedi adeguate strategie che sicuramente impongono una forte unità dei sindaci del territorio, la preparazione  di progetti  adeguati e l’avvio di un confronto  serrato con la Regione. Finora la politica del nostro territorio è apparsa distratta e la Regione  poco attenta al problema. Intanto sabato prossimo a Bugnara  (ore 16,30) si terrà un apposito  convegno su questi problemi  con la partecipazione di studiosi, esperti, amministratori locali e soprattutto tanti giovani

Bugnara ,7 febbraio – Organizzato dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti” sabato 11 febbraio a Bugnara, l’iniziativa vedrà  la partecipazione del prof. Aldo Ronci, del Segretario regionale della Uil, Michele Lombardo, e del Vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo. Il fenomeno dello spopolamento che investe larga parte del territorio abruzzese con particolare riferimento ai piccoli comuni delle Aree interne sarà  al centro di un incontro-dibattito in programma per sabato prossimo 11 febbraio, alle ore 16,30, a Bugnara (Sala Congressi in piazza Annibale De Gasparis).

 L’iniziativa dal titolo “Lo spopolamento dei piccoli Comuni delle Aree interne”   stato promosso dal Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti d’intesa con il Comune di Bugnara

Il programma dell’incontro prevede i saluti di Matteo Servilio (Presidente del Centro Studi) e di Domenico Taglieri (Vice sindaco di Bugnara); l’illustrazione della ricerca del prof. Aldo Ronci sul decremento demografico in Abruzzo, l’intervento di Michele Lombardo (Segretario regionale della Uil) e del Vice Presidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo.

Seguirà  un dibattito al quale parteciperanno anche alcuni sindaci della zona.  “Si tratta di una iniziativa su cui stiamo lavorando da tempo e che abbiamo voluto riprogrammare a seguito del grave lutto che ha colpito la comunità  di Bugnara per la perdita del nostro sindaco Giuseppe Lo Stracco  ha spiegato il Presidente del Centro Studi e Ricerche, Matteo Servilio.

 ”Come più  volte abbiamo ricordato, la questione delle Aree interne, con le sue diverse articolazioni in termini economici, sociali, antropologici e culturali, rappresenta uno dei temi su cui il nostro Centro Studi intende soffermarsi anche nei prossimi mesi. Con l’incontro di sabato – ha aggiunto- vogliamo dunque inaugurare una serie di iniziative per stimolare una riflessione puntuale attorno al tema delle Aree interne, a cominciare dal problema dello spopolamento che, soprattutto per i piccoli paesi, sta assumendo ormai una vera e propria emergenza di fronte alla quale la politica e le istituzioni sono chiamate a dare risposte. L’obiettivo   quello di favorire l’emersione delle specifiche criticità  del nostro territorio e di conseguenza agevolare l’individuazione di proposte e di potenziali soluzioni” 

Lo spopolamento nel Centro Abruzzo ( scheda)

Già da alcuni mesi Aldo Ronci aveva già lanciato l’allarme la fotografia   della condizione del territorio  peligno  presentando il rapporto.  Sullo “Spopolamento del territorio peligno tra

Il 2013 ed il 2020)

Secondo Ronci tra il 31.12.13 e il 31.12.20 si registra un decremento forte nelle province dell’ Aquila (-14.828), e di Chieti (-16.636) meno consistente in quelle di Teramo (-9.053) e di Pescara (-8.389) .

In valori percentuali il Territorio Peligno: 

– flette del 8,50% contro l’1,84% del valore medio nazionale che corrisponde a una decrescita di intensità pari a 5 volte quella italiana;

-la flessione dell’8,50% è il dato peggiore rispetto alla Marsica (-4,97%), all’Aquilano(-3,16%) e all’Alto Sangro (-2,85%).

Nel 2013 nel territorio Peligno gli abitanti erano 52.318 nel 2020 diventano 47.873 registrando una flessione di 4.445 unità.

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