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( primo piano)-Il rosmarino non capisce l’inverno

Scritto da redazione

Donne, sempre il “danno” più riuscito. 

Sulmona,15 gennaio- Quello che Matteo Bussola schiera in, Il rosmarino non capisce l’inverno, è un plotone di donne lungo il fiume della vita.  Molte combattenti, altre sofferenti, alcune orgogliose, talune restie a mostrare la propria natura, ma tutte volte alla ricerca di un benessere nuovo. L’originale del narrato sta nel fatto che tutte finiranno per tuffarsi nell’affluente che hanno dinnanzi. Le vicende e gli incontri porteranno a risalirlo controcorrente a scoprirsene talmente in simbiosi da mescersi completamente alle sue acque mirando al mare. Nessuna resterà immobile, per tutte arriverà un cambiamento. Cambiamento che può riguardare il semplice atteggiamento verso la propria esistenza o può essere radicale e profondo.

Talmente non si è avvezzi al fatto che qualcuno si preoccupi o si questioni sul pensiero delle donne, che scoprire che questo libro si apre con un’attenzione alle donne spiazza e stimola ad una lettura senza respiro, rigo dopo rigo è come se il mondo prendesse, nuovamente, la giusta consapevolezza dell’emisfero femminile.

 A cosa pensa una donna quando lascia qualcuno…quando non viene ritenuta all’altezza… quando è triste… quando si ammala…quando viene derisa…quando si deve giustificare perché ha voglia di fare sesso…

Ogni capitolo si apre con il nome di una donna e con un sottotitolo, quasi a ribadire che ogni storia è il vialetto di un unico e meraviglioso giardino, dove è concesso entrare a patto che si ascolti e si osservi senza concimare arbitrariamente. Il giusto nutrimento ad ogni creatura verrà dalla vita stessa, in qualche caso anche la morte sarà educatrice.

Può risultare complicato ammettere il bisogno di aiuto, capita che si arranca, in Il rosmarino non capisce l’inverno, lo sforzo è necessario per capire chi aiuta chi. Si assiste ad un voler riportare tutti alla dimensione dell’umano, non ci sono eroine, solo donne che vanno in cerca della propria “etimologia”. Non sempre si è nel posto giusto, l’importante è cercare di fare la cosa giusta. Le protagoniste di questa raccolta di vita si pongono quesiti forti a cui danno risposte altrettanto rocciose…

“La maternità è un crimine”,  credo significhi che chiunque nasca è condannato a morire…

Matteo Bussola per mezzo di Aurora, Giuseppina, Sara, Greta, Emma e tutte le altre fa attraccare il lettore al porto della sincerità, verità nuda e cruda ad ogni costo. Si è condotti su galassie che seppur terrene tendono all’ignoto, la parola amore può subire  un ammortamento e può logorarsi per il troppo utilizzo?  

Maddalena che a 33 anni ha il guizzo di voler e poter fare tutto può rappresentare il non limite a fare, ma anche la libertà di guarire per sé stessi e non per dimostrare agli altri che si è forti, che si è leoni. Il pianto scaturisce dalla rabbia, dalla stanchezza, ma è bello perché è panificatore del sollievo. 

Lo spunto alla vita lo si può trovare negli sconosciuti. Gli scrittori rubano storie con gli occhi e le imprimono nella vita degli altri. Perché l’importante è scrivere, anche a chi non è più su questa terra.

Il rosmarino non capisce l’inverno è la canasta che mette a dimora tante storie, le custodisce e le condivide con l’intento di farsi integratore per chi vi si accosta, induce a comprendere che ogni incontro, ogni evento è contributo e non detrazione. Disobbedire è farmaco salvavita…

…il cane intelligente obbedisce, mentre quello più intelligente sa quando disobbedire.

Tutte le protagoniste sono il corredo nunziale dell’esistenza, un corredo che prescinde da castità e clausure, ci si concede a chi si vuole e quando si vuole, si può non stimare il matrimonio, ma non si può non dar fiducia all’amore!

…perché per lei “ facimm, ammore” era la cosa più bella e naturale al mondo.

Matteo Bussola compie l’opera di un restauratore, si adopera per dare “all’affresco donna”, la luce che il tempo e le intemperie le hanno tolto. Fino all’ultima sillaba si svena perché lo svelamento al pubblico sia plauso a scena aperta.

La donna è sempre il “danno” più riuscito e più eccelso!

Cesira Donatelli

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Il rosmarino non capisce l’inverno – Matteo Bussola

(Edito Einaudi Stile libero BIG)

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