Home Regione Abruzzo Marsilio, “l’Abruzzo è come un calabrone che non dovrebbe volare, eppure vola”. Ma è già bufera

Marsilio, “l’Abruzzo è come un calabrone che non dovrebbe volare, eppure vola”. Ma è già bufera

Scritto da redazione

L’analisi del Governatore sulla realtà economica abruzzese  espressa in modo anche semplicistica e un po’ originale ieri nel corso di un convegno a Ripa teatina in provincia di Chieti a tanti osservatori è piaciuta ma ha scatenato anche  una serie di ironie e  polemiche. D’altra parte siamo in piena campagna elettorale e ognuno racconta le cose che meglio crede ma che un po’ tutti  conoscono assai bene su cosa è successo nella nostra regione soprattutto negli ultimi anni 

Sulmona, 6 ottobre– “L’Abruzzo è come un calabrone. Non dovrebbe volare, però poi vola”. Lo ha detto, questo pomeriggio, a Ripa Teatina, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, in occasione della prima giornata del Congresso nazionale ANDAF, l’associazione nazionale dei direttori amministrativi e finanziari. “Si tratta di un territorio che soffre lo spopolamento con una media che è più del doppio di quella nazionale – ha detto Marsilio – e che nelle aree interne arriva addirittura al quadruplo. Inoltre, l’Abruzzo è attraversato da una autostrada, la A14, la cui terza corsia si ferma a Porto S. Elpidio, nelle Marche, non c’è l’alta velocità ferroviaria e, quando i treni corrono, toccano appena i 200 chilometri orari mentre la A24 e la A25 sono sotto contenzioso da anni. Eppure, l’Abruzzo ora sbatte le ali, – ha rimarcato Marsilio – è la settima regione industrializzata d’Italia, la prima del Mezzogiorno, facendo registrare, quest’anno, un +12 per cento nelle esportazioni rispetto ad una media nazionale che è intorno al 4 per cento. Senza contare che viaggia a gran ritmo in termini di occupazione femminile,. E’ chiaro che qui – ha concluso – esiste una cultura d’impresa e una capacità manageriale connotate dalla cocciutaggine e dalla caparbietà tipiche degli abruzzesi che non si arrendono mai e che, a livello imprenditoriale, riescono a produrre risultati a dir poco ragguardevoli”.

Questo è il pensiero del Governatore. E’ giusto? E’ sbagliato? Ma tra gli osservatori più attenti  si è già scatenata una bufera di polemiche e ironie. E’ tempo di elezioni e ognuno  interpreta e adatta come meglio crede. Che tutti abbiamo sotto gli occhi.

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