Home Attualità L’arte in strada apre a nuove strade. Alfedena, forte sinergia fra pittura e sport

L’arte in strada apre a nuove strade. Alfedena, forte sinergia fra pittura e sport

Scritto da redazione

Alfedena,16 agosto– Ci vogliono due pietre focaie per accendere un fuoco. Questo lo sanno bene la   famiglia di Vittorio Amorosi, nelle persone di Isabella e Giuliana e l’Associazione Sportiva Sci Club di Alfedena nella persona del presidente Arturo Como tanto trovarsi concordi e motivati nell’indire la 1^ Edizione del Premio di Pittura Vittorio Amorosi. Una Estemporanea di Arte Pittorica che domenica 20 agosto, dalle ore 11.00 prenderà corpo, forma, voce e colore nel cuore di Alfedena.

Questo evento è animato e generato dalla volontà di diffondere il sostegno, la solidarietà e la forza alla ricerca.  Parte del ricavato, ricavato che sta prendendo consistenza, grazie a donazioni volontarie e prive di ogni intento di apparire, verrà devoluto a favore della AISLA, Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. A causa della SLA Vittorio Amorosi non è più fra i suoi cari e nella sua amata terra.

Alfedena, Vittorio Amorosi l’ha amministrata per un ventennio, l’ha amata e l’ha “sposata” per sempre! Un uomo che perennemente ha creduto nell’aggregazione territoriale, nelle associazioni e nei patti di gestione. Lo testimoniano tutti gli incarichi avuti in seno a differenti consigli di amministrazione.  Presente nel CDA Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, nel CDA Patto territoriale Sangro Aventino, Presidenza della Comunità Montana Alto Sangro e Altopiano delle Cinque Miglia, Presidenza dell’A.S. A (impianto di compostaggio).  Innumerevoli le sementi di cultura instillate nel territorio da Vittorio, congiuntamente ad altre figure dedite e appassionate come lui.  Basti pensare al Circuito Museale che interessò vari comuni della zona, si cita a titolo di esempio il Museo Internazionale della Donna nell’Arte di ScontroneMuseo del Fumetto ad Alfedena. A tutto questo non fece mai mancare di affiancare progetti di opere pubbliche e sportive per la sua comunità. Queste poche citazioni per comprendere la figura, le capacità, la professionalità, l’uomo e l’indole. 

Una comunità attenzionata, curata ed organizzata, questo ha perseguito e raggiunto, con ottimi risultati, Vittorio Amorosi per la sua Alfedena.

Perché un Premio di Pittura intitolato a Vittorio Amorosi?

Innanzitutto, perché egli ha amato e praticato la pittura. Tantissime le tele raffiguranti donne presenti in casa sua. La figura della donna rappresentata in espressioni di femminilità differenti, e per abbigliamento, e per posa, e per prospettive. Lasciando denotare riguardo, garbo, sensibilità e dedizione verso questa figura. 

 Isabella Oddis la donna che Vittorio Amorosi ha amato nella sua vita, dalla quale ha ricevuto amore sconfinato fino all’ultimo giorno della sua presenza su questa terra e dalla quale ha avuto in dono e dote Giuliana e Adriano.  

 Un Premio di Pittura, anche, perché l’uomo architetto, appassionato e cultore, di bellezza pronunziabile attraverso sagome e figure, non ha mai smesso di credere e di investire tempo nel potere intrinseco della cultura. Cultura intesa come motore e riscatto delle piccole comunità, cultura come mezzo di crescita sociale, economica e spirituale, cultura volta a generare impulsi nuovi e rigeneranti, cultura come linfa e clorofilla di un nuovo sentire umano, volto a distinguersi attraverso atti di prosa quotidiana e gentilezza semplice, spontanea e genuina. Gli artigiani, gli studenti, i professionisti, i contadini devono poter congiungersi, ritrovarsi in un’agorà mai divisiva, sempre accomunante. E come se non attraverso espressioni di passione, di musica, di poesia, di pittura, di danza, di voce. Vittorio Amorosi amante della scrittura ha scritto di sé, dei suoi amici, degli incontri con personaggi dalle notevoli carature e ha scritto della sua malattia, mettendo a nudo le debolezze umane davanti a ciò che diviene subdolo e vigliacco e davanti a ciò che il sistema sanitario nazionale non è ancora in grado di dare. Sua moglie Isabella è ferma nell’intento di raccogliere donazioni attraverso questo premio e in future edizioni dello stesso, perché tanto si deve ancora fare, lungo il cammino della ricerca, difficile affrontare il tutto per il paziente e per nucleo familiare. La solidarietà è vitale è essenziale. La ricerca è l’unica via!

Le iscrizioni a questo premio, che è peculiare sia nei nomi della giuria, sia negli intenti, sono ancora aperte. A giudicare le estemporanee, che i numerosi iscritti elaboreranno, nomi quali Lino Alviani, Maria BasileTanino LiberatoreNunzio Di PlacidoLuisa Taglieri.

Se è vero, come è vero che buona parte del riscatto dell’umanità passerà per le impronte dei giovani, è necessario coinvolgerli mostrando loro, esempi positivi. Per tal ragione dalle ore 16.30 alle 18.30 di domenica 20 luglio nel Parco Piazza di Alfedena vi sarà un’area dedicata ai bambini. Le nuove leve potranno dipingere e\o svolgere attività di miniclub. Il gioco e l’arte come strumento di crescita individuale e territoriale. 

La traccia e la tematica del concorso è semplice e immensa, proprio come il sentimento che Vittorio Amorosiha provato e prova per la sua Alfedena, pertanto si dipinga “Alfedena”, con libera tecnica, con libera espressione, con libero distinguo. 

…le immagini sono testamento al futuro venir, 

bibbia dell’odierno nutrir.

Greca, ellenica, danzante dea rupestre di graffiti alla vita,

a mappar la verbosa arte vostra… 

         Cesira Donatelli scrisse per Il Circolo Occhio Magico. Associazione presente durante la giornata delPremio Vittorio Amorosi per cogliere attimi da donare ad osservatori di ogni tara.

Il DNA non è cosa da poco, ecco perché la giovane e sensibile Giuliana Amorosi in arte Jule, ha ereditato, eccome se ha ereditato, l’espressione pittorica paterna e materna, consapevole che la sfida per una donna, una mamma e un’artista è elevata a potenza. Bisogna, purtroppo, scuotere una società non del tutto pronta, ancora impregnata e tatuata da maschilismo spicciolo.  Jule Amorosi, punta e crede in un’arte senza lucchetti, senza argini, rispettosa solo dell’altrui spazio e dell’altrui dignità. Una forma artistico-espressiva di cui papà Vittorio è, certamente, fiero.

La sinergia fra la famiglia Amorosi l’Associazione Sportiva Sci Club Alfedena affonda le sue radici nel tempo. Nel marzo 2015 il presidente del locale Sci Club Arturo Como, oggi titolare della stessa carica, ruoli nella FISI Regionale Abruzzo, con all’attivo, altresì, la nomina a membro della commissione nazionale del settore fondo dedicò Vittorio Amorosi un Memorial di due giorni in occasione dei Campionati Regionali di Sci di Fondo.

Sport e cultura sulle stesse piste e nelle stesse piazze a conseguire risultati, a lanciare messaggi, a esprimere solidarietà e a indurre al gioco di squadra, perché solo lavorando in sinergia si vince, Oggi più che mai abbiamo bisogno di vincere in campo medico, in campo culturale e nel campo dell’esistenza.

Buon premio di Pittura Vittorio Amorosi. Grazie a Vittorio Amorosi per quello che è stato in grado di creare in vita e per quello che riesce a far germogliare, a distanza di anni, da lassù!

Cesira Donatelli

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