Home Cultura Francesco Donatelli, sceglie Barrea come madrina d’eccezione

Francesco Donatelli, sceglie Barrea come madrina d’eccezione

Scritto da redazione

Primo ciak per In Cammino Negli Altipiani Maggiori D’Abruzzo nella Sala dei Pipistrelli

Francesco Donatelli con Cesira Donatelli durante la presentazione del libro

Barrea, 2 agosto- I cultori della pesca, nell’esecuzione della pratica, esigono silenzio assoluto intorno a loro, altrettanta compostezza e rispetto si richiede a chi frequenta con passione la montagna e tutti i suoi meravigliosi corredi.

Difatti, di un elegante silenzio, si è abbigliata, domenica scorsa, la Sala dei Pipistrelli, non appena si sono aperti i lavori per la presentazione del libro di Francesco Donatelli, dall’evocativo titolo, In Cammino Negli Altipiani Maggiori D’ Abruzzo, di Edizioni Il Lupo.

Nell’ultima domenica, di un luglio caratterizzato dal sole, a dare il benvenuto agli intervenuti per l’evento, nel centro storico di una Barrea frequentata e vissuta il Sindaco Aldo Di Benedetto. Il primo cittadino sin dalle prime battute ha fatto rilevare competenza e passione per biologia, biodiversità tutela ambientale, storia e affetto per l’entroterra abruzzese, probabilmente aumentata, durante la personale direzione del Parco Nazionale Lazio, Abruzzo e Molise.

Poi è stata la volta di Ottavio Musilli, figura attiva della proloco barreana presieduta da Vincenzo Di Loreto, che con fare affabile e coinvolgente ha presentato l’autore Francesco Donatelli e la moderatrice Cesira Donatelli, sottolineando, per il primo la profonda passione per la montagna, per gli sport invernali e per l’escursionismo, per la seconda il viscerale amore per la poesia menzionando la sua pubblicazione ultima, Nettare di Luce.

Cosa possono avere in comune una poetessa e l’autore di un libro-guida per la montagna? Tantissimo se il libro in questione non è stato concepito come mero elenco di tabelle sentieristiche con chilometraggi e difficoltà, ma bensì come una narrazione fluente di emozioni e sensazioni di un giovane scrittore che è in amicizia con la montagna da quando aveva otto anni.

La moderatrice con domande mirate e dirette ha voluto far emergere l’amore prosaico che l’avvezzo escursionista, custodisce per le cime, per i sentieri e per gli altipiani. Un lavoro certosino, fatto di rilievi, di scatti e di misurazioni che eleva il suo valore complessivo perché ogni singola pagina si compone di un ricordo, di una leggenda, di un’emozione mai ingiallita.

Chi va in montagna, come Francesco, da quando ha otto anni, ne ha di cose da dire e di emozioni da trasmettere. Le rocce, la flora, la fauna le disavventure e le avventure vissute e condivise con compagni di cammino le porta impresse a fuoco nella mente e nel cuore. Questo spiega perché durante l’amichevole, ma mai leggera intervista si è commosso in più occasioni. 

Un contesto letterario ampio, che ha saputo raccogliere la parte sportiva dell’autore e la parte umana. Molto appassionati i passaggi in cui è emerso l’attaccamento agli alpini e al loro essere montagna per la montagna. Pareva di sentirlo il fischio della Transiberiana che da Sulmona si insinua fino a Rivisondoli-Pescocostanzo per poi puntare verso Isernia

Tante conoscenze sono frutto di studio e di competenza, ma sono, sicuramente, il risultato di un vissuto genuino, di un vissuto colmo di affetto e di “iniziazione” al culto della montagna. Tutto testimoniato nella poesia E’ la montagna, letta da Cesira Donatelli durante la presentazione.

E’ La Montagna

…alta e sublime appare ai miei occhi l’immensa piramide di pietra…pace dell’anima, ristoro dello spirito eterna miniera di autentici insegnamenti di vita…fucina di memorabili sensazioni…musa ispiratrice di poeti, sogno e creatività di molti scrittori…

In più occasioni il Francesco Donatelli ha rivendicato l’orgoglio di essere montanaro, l’importanza di creare sinergie fra i paesi di montagna, la necessità di puntare su lavori congiunti delle amministrazioni locali, ribadendo che solo “solo l’unione fa la forza” e si aggiunga che solo l’unione crea benessere ed evita dispendio di ricchezze e umiliazione delle bellezze di cui madre natura ha voluto farci dono.

L’autore nel formulare sempre risposte oculate e precise ha ricordato a tutti che le montagne non rappresentano muri o elementi divisi, perché sono le loro cime a garantire visuali aperte e sconfinate prive di ogni limite, ecco perché dalla vetta di un altipiano si può portare il proprio sguardo sul campanile di un villaggio distante sentendosene compreso e coinvolto seppur distante. La montagna è inclusione, la montagna è stata ricordata come mezzo di sostentamento, fonte di approvvigionamento legna e madre accogliente della transumanza. 

Tanti gli spunti di riflessione, si è considerata l’opportunità di portare In Cammino Negli Altipiani Maggiori D’Abruzzo, fra i giovani, nelle scuole. Educare alla convivenza e alla civiltà è necessario, a ricordarlo non solo gli appelli della moderatrice e dello stesso autore, il ruolo predominante lo hanno avuto, purtroppo, i rombi dei motori dei canadair giungendo nel cuore e nelle orecchie dei presenti all’evento. Domenica scorsa come molti dei giorni precedenti le acque del lago di Barrea sono state utilizzate per lo spegnimento di incendi, che lasciano intravedere il dolo. Solo chi ama la montagna può e deve seminare amore per la stessa. Francesco Donatelli ha invitato tutti a viverla con assiduità, questo aiuterebbe a non lasciarla ad uso e consumo di chi non la rispetta e la violenta, con gesti vili e spregevoli.

Le tematiche si sono sin da subito presentate come attuali e coinvolgenti, fra gli intervenuti molti presidenti di associazioni sportive dilettantistiche, Giuseppe Raimondi presidente ASD Natural..mente TrekkingArturo Como presidente Asd Sci Club Alfedena nonché componente Commissione Nazionale Sci di Fondo. A spiccare fra il folto pubblico, la candida e illustre barba di Pasetta Garibaldi, che di montagna, poesia e rispetto per ogni forma di vita ne mastica da sempre, bello scorgere il volto del noto fotografo naturalista Edmondo di Loreto.

La cultura serve a non servire è stato il monito conclusivo della moderatrice. Cesira Donatelli ha voluto ricordare a tutti che la libertà e l’indipendenza di pensiero passano per la lettura e la condivisione di intenti e idee.

A dare volto, colore e profondità alle parole pronunziate durante l’incontro culturale, la proiezione di un video, realizzato dallo stesso autore. Un susseguirsi di scatti che ha racchiuso il percorso di vita di Francesco Donatelli. Questo giovane autore di Pescocostanzo lavora nel settore della Information Technology ,  è un istruttore di Nordic Walking, già presidente dell’Ass. Sportiva A.S.D. Naturalmente, promotore di eventi storico/culturali come la Transumanza, appassionato di ogni sport che prevede il contatto con la natura, per cui si inclusa escursionismo e scialpinismo. Le immagini hanno narrato di un pentagramma composto da note di passione e devozione per Madre Natura, ciò merita applausi e approfondimento.

Leggere In Cammino Negli Altipiani Maggiori D’Abruzzo è un modo per conoscere il Monte Rotella, la Maiella, la Cima di Pietra Maggiore e via discorrendo, ma è soprattutto un modo per riscoprire sensibilità e contatti spesso inficiati dalla quotidianità. Prossima presentazione di In Cammino Negli Altipiani Maggiori D’Abruzzo a Pescocostanzo il 20 agosto prossimo, prevista la moderazione dello scrittore, musicista, cantante Andrea Del Castello.

C.D.

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