Home Politica Corfinio: nuove idee per contrastare, in sinergia, lo spopolamento del Centro Abruzzo.

Corfinio: nuove idee per contrastare, in sinergia, lo spopolamento del Centro Abruzzo.

Scritto da redazione

Corfinio,13 febbraio– Il Comune di Corfinio presente all’importante convegno sullo spopolamento dei piccoli comuni, magistralmente organizzato dal “Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti”.

L’evento ha registrato una massiccia affluenza di Amministratori locali, di rappresentanti di Enti ed Associazioni culturali del Territorio peligno e dell’Alto Sangro. Un successo che promette un futuro migliore alle Comunità locali!

I partecipanti all’evento hanno avuto modo di conoscere le cause e l’entità dello spopolamento delle aree interne grazie alla relazione del Prof. Aldo Ronci e agli interventi del Presidente del “Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti” Dott. Matteo Servilio, del Segretario regionale UIL Michele Lombardo e del Vicesindaco di Bugnara Domenico Taglieri.

Dagli interventi, sia dei relatori che dei rappresentanti di Enti ed Associazioni presenti in sala, è emerso che si rende necessaria l’istituzione di un Tavolo Tecnico Permanente, coordinato dal  “Centro Studi e Ricerche Nino Ruscitti” allo scopo di unire tutte le sinergie istituzionali del Centro Abruzzo per analizzare le problematiche, per trovare soluzioni condivise, per avanzare proposte concrete e realizzabili e per richiedere interventi, capaci di contrastare lo spopolamento nei piccoli comuni peligni e dell’Alto Sangro, al Governo regionale e al Governo nazionale.    

Solo attraverso un’ampia alleanza si possono risolvere i problemi che da decenni attanagliano la Conca Peligna, in difetto i giovani saranno costretti ad emigrare in massa nelle grandi città italiane o addirittura all’estero. 

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1 Commento

temp 13 Febbraio 2023 - 13:10

Positivo che ci si muova dall’interno, volendo…. dalla base, a parlarne e a esaminare questa catastrofe già in atto e che da un decennio a questa parte ha preso una china che è inarrestabile.
Si potrebbe anche dire “peccato” che ci si stia muovendo così in ritardo, ma sarebbe irriverente ne costruttivo, ne se ne possono addossarne minimamente colpe di per se al convegno, anzi.
Il Centro Abruzzo è “diventata” una piccola e debole realtà nel contesto provinciale, innanzitutto demograficamente (e ora in un divario con le limitrofe aree irrecuperabile), qualitativamente per la ricchezza giovani “depauperata”, e di peggio in peggio, in qualità e peso amministrativo e quindi poco incisivo in ambito provinciale, quanto regionale, senza spaziare oltre confini … e comunque tutti invalicabili e regolate da precise imposizioni politiche superiori di regola interdette alla “periferia”!
Cosa e come si è fatto in quest’area (un tempo florida e rigogliosa di tutto) che altri in altre aree “non hanno compiuto” per renderla così depressa? e maggiormente…. per quali ragioni?
Perché questo voluto declino e perché la mancanza di risposte passate? Quale l’inerzia? Non mi risulta che fuori dal CA, vi siano menti eccelse qui mancanti o che qui vivano (o vegetino) minus habens!
Ed è qui che rimbombano pesantemente le parole pronunciate nel precedente convegno di Bugnara: “Lo spopolamento non riguarda solo le piccole aree ma anche le realtà più grandi come Sulmona. Tutti soffrono di questo problema. Un problema che è legato anche ad altre criticità come, ad esempio, la mancanza di lavoro. Forse non siamo stati in grado in questi anni di dare un indirizzo preciso su dove vogliamo andare e cosa vogliamo fare. Oggi abbiamo molto da imparare e da riflettere insieme”.
E’ la domanda è… Di chi la colpa del passato? A chi la responsabilità della salvezza del futuro? Quali azioni per il futuro?
E DI TUTTO CIO’ BISOGNEREBBE CHIEDERSENE E DARNE LE RISPOSTE DEL PERCHE’!!!

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