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l’abolizione del Rosatellum attraverso lo strumento del referendum.

Nasce il comitato promotore per 
l’abolizione del Rosatellum attraverso lo strumento del referendum.

Scritto da redazione

A  lanciare l’iniziativa, avanzata da Gennaro Migliore, è ‘Lista Civica  Nazionale – L’Italia c’è’, e ad aderire, tra gli altri, Federico Pizzarotti, Piercamillo Falasca,Bianca Hermanin, Alessio D’Amato, Angelo Sanza, Costanza Hermanin, Giuseppe De Mita, Marco Bentivogli, Fortuna Longobardi, Camillo D’Alessandro e Gianfranco Librandi.Lo annuncia stamani un servzio l’Agenzia Adnkronos”’Liberiamo il voto dei cittadini!’ Questo il contenuto principale di una proposta che mira a scardinare l’attuale chiusura del sistema politico verso la partecipazione alla democrazia rappresentativa – si 
legge nel comunicato che rende nota la proposta – . Il Rosatellum è tra i maggiori responsabili di almeno quattro drammatici vulnus democratici: il primo è la sempre più bassa partecipazione; il secondo è la pressoché totale assenza di relazione con i territori, con la finzione dei collegi uninominali che sono collegate a coalizioni spesso esistenti solo sulla carta; la distorsione maggioritaria che porta il centrodestra ad ottenere con il 42% dei voti il 60% dei 
seggi, peggiorando quanto avveniva con lo stesso sistema elettorale precedente, il famigerato Porcellum; i leader dei partiti che decidono, attraverso le liste bloccate e le pluricandidature, senza alcun confronto reale con le rispettive organizzazioni”.”Il referendum – spiegano ancora i promotori di ‘L’Italia c’è’ – si propone quindi di abolire i collegi uninominali, di cancellare le coalizioni e le pluricandidature, di introdurre un sistema di scelta di candidati che sia quello della preferenza per i candidati. Riteniamo invece che debba essere mantenuto lo sbarramento, senza eccezioni, del 3%. Il comitato presenterà il quesito presso la Corte di Cassazione nelle prossime settimane e auspichiamo che possa essere promosso dal fronte più ampio possibile, in modo da rigenerare il senso civico, rigenerando le responsabilità di ciascuno”, concludono.

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