Home Asterix La domenica del villaggio

La domenica del villaggio

Scritto da redazione

Sulmona, 22 maggio– In questa città ormai da tempo la politica, quella vera non quella dell’apparire, non fa piu’ notizia. Non ci vuole molto per rendersene conto così come non ci vuole molto per capire  che appena saranno chiuse le partite elettorali dell’Aquila e di Pratola saremo già nel pieno dell’estate e quindi bloccati fino al prossimo autunno quando la campagna elettorale per le politiche di primavera sarà già avviata.E Sulmona, nonostante avesse espresso mesi addietro una bella figura di sindaco, con esperienze molto positive di cattolico democratico, nonostante gli sforzi quotidiani di praticare la buona politica ( non quella che è venuta a raccontare giorni addietro Zingaretti) la città è in affanno e si percepisce bene.

Non ci stavo piu’ pensando un po’ perché distratto da altri problemi,un po’ perchè la politica,quella vera,quella che fa riflettere e combattere non sa stimolare piu’ nulla. Un carissimo amico,Pasquale, che da anni per ragioni di lavoro si è trasferito a Roma ma che segue ancora attentamente le vicende di casa nostra mi ha posto alcune domande:cosa sta succedendo nella politica di questa città? Che fine hanno fatto quei partiti che parlavano  sempre( anche a vanvera) lo scorso anno di questi tempi,polemizzavano su tutto, esaltavano il rito delle acque presso la fontana del Vaschione dove accompagnavano, orgogliosi,  i vari personaggi che passavano per Sulmona durante la campagna elettorale a vendere fumo e oggi non sono in grado di balbettare nulla?

 E quel partito che pure vantava una tradizione robusta in questa città che non emette un comunicato da oltre un anno ( 12 febbraio 2021 quando scopiazzo’ un documento  del Pd sulla vicenda del Cogesa)? E quel partito che proprio di questi giorni aveva venduto a Sulmona ( e non solo) come successo politico la bufala della riorganizzazione della rete ospedaliera regionale che garantiva ( secondo loro) il riconoscimento di Ospedale di primo livello non conoscendo affatto i meccanismi, le procedure e i tempi necessari per approdare all’esame e al voto finale in Aula Lo ricordate? E magari ricordate pure che attorno a quell’idea fasulla si volevano costruire alleanze elettorali innaturali a Sulmona? E’ passato un anno  da quei giorni rumorosi e nulla è cambiato.

 Da qualche parte abbiamo letto nei giorni scorsi della visita dell’Assessore regionale alla Sanità al nostro Ospedale ( che strano? Perché solo ora?) con pochi invitati,a gradimento,e tanti esclusi perfino fra gli organi d’informazione. Ma non c’è da meravigliarsi piu’ nulla in questa città dove tutto( o quasi) puo’ essere consentito.Per ora.

 Ma non c ‘è da meravigliarsi  perché  all’incontro con la Verì abbiamo notato assenze anche di carattere istituzionale che avrebbero  meritato di sedere in prima fila  oppure come quella  dei rappresentanti del Tribunale dei diritti del malato che da anni costituiscono una sentinella attenta  sulle vicende sanitarie della città  Peccato che la signora Verì, persona che conosciamo sensibile e rispettosa delle regole, si sia prestata a questi giochi poco utili alla città.Ci sarebbe piaciuto che, ad esempio, la consigliera Scoccia che ha portato in Aula una risoluzione unitamente ad alcuni consiglieri regionali del Pd avesse aperto, proprio a Sulmona,  quel confronto pubblico  sulla vicenda dei trenta milioni assegnati dalla Giunta D’Alfonso per l’Ospedale cttadino e che ora sono finiti ad Avezzano.Peccato davvero perché i sulmonesi  avrebbero potuto valutare,riflettere e giudicare quello che è accaduto a Palazzo dell’Emiciclo

Ma a difendere Sulmona ed i suoi diritti in quella seduta di Consiglio c’era solamente il sindaco di Prezza-Consigliere regionale. E gli altri protagonisti della politica locale consiglieri regionali hanno capito davvero cos’è successo?

E che dire poi  del silenzio di uomini e partiti che per anni si sono alimentati solamente di polemiche che hanno scatenato odii e rancori  verso l’ex sindaco Casini o l’ex Assessore regionale Gerosolimo? E che dire di quel rappresentante di un noto partito politico sulmonese oggi chiamato a compiti importanti a livello Istituzionaler    che non ha ancora imparato le regole elementari sul funzionamento della pubblica amministrazione dove non si puo’ confondere ruolo politico con quellao della nuova funbzione perchè oltre a parlare tanto, governa malissimo e comunica peggio

E’ irritante anche il silenzio dei cosiglieri comunali, della provincia, del Parlamento e anche dei sindacati che non si sono accorti di nulla ( che malinconia!!) di quello che è successo. In una normale città un parlamentare  di fronte alla beffa subita dalla propria città avrebbe già chiesto chiarimenti al Ministero di competenza sulla vicenda dei fondi. Invece?

D’altra parte anche la vicenda del Convegno sulle aree interne( non montane che sono altra cosa) ha messo a nudo tante altre vicende. Si è sciupata malamente altra occasione utile di riflessione. 

I tanti fenomeni di casa nostra hanno parlato a lungo in questi giorni sul mancato riconoscimento di Area interna per la nostra città individuando in D’Alfonso e Paolucci  anche i responsabili della scelta consumata  ma non sanno che fino al 2015 le Aree interne dell’Abruzzo  erano quattro come tutte le regioni italiane ( eccezion fatta per la Sicilia 5 e della Sardegna 3). La quinta Area interna non  è stata negata alla Valle del Sagittario dove, con i dati del censimento del 2001-2010, non poteva comprendere Sulmona,Pratola e tre comuni piu’ piccoli come Introdacqua, Pettorano e Bugnara che registravano incrementi demografici ma imposta per gli effetti del terremoto del 2016 che in Abruzzo aveva ferito proprio quelle zone.Ma la città in mano a questi ciarlatani di casa nostra dove puo’ andare?

Ho provato ad abbozzare, inutilmente, qualche risposta al fiume di domande che mi ha posto Pasquale. Ma alla battutra finale ci sono rimasto male perché sono convinto che ciscuno di noi,a modo proprio, vuole bene alla propria città.Sconsolato Pasquale ha ammesso “ Come hanno ridotto la mia Sulmona, sembra un villaggio”. Ho provato un sentimento di rabbia e di orgoglio. Già perché in fondo questa è sempre la nostra città che noi vogliamo sempre piu’ bella e competitiva ed ho giurato all’amico di contribuire,per quanto possibile e in rapporto alle mie capacità,alla sua ricostruzione e al suo rilancio. Io ci sarò  e tu ? Buona domenica a tutti

 Asterix

Leggi anche

4 Commentii

Anna Maria Coppa 24 Maggio 2022 - 16:16

https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanna-ii-d-angio-regina-di-sicilia_%28Dizionario-Biografico%29/
dall’Ungheria a….Le Storie dei.. ” Villaggi “..si intrecciano…

Reply
Salvatore 26 Maggio 2022 - 21:14

Complimenti Asterix bella riflessione !!. Questa è una città che sa solo criticare e lamentarsi non sa mai costruire insieme. Questa vicenda dei fondi all’Ospedale di Sulmona è uno scandalo. Poteva succedere a L’Aquila o Avezzano? on abbiamo sentito un lamento da nessuno salvo poi ad assumere le penne del pavone a cose fatte. E’ Sulmona

Reply
temp 27 Maggio 2022 - 9:02

Io invece vi ho letto un ennesimo e giusto manifesto politico di Guelfi contro i Ghibellini o viceversa.
Manifesto in cui restano sempre e comunque invariati “nei fatti”, le tipologie, gli obiettivi e i raggiungimenti di entrambi gli schieramenti e che hanno portato la città a essere quella che è… un continuo, inesorabile, inarrestabile sminuendo e svilimento.
L’ unica costante di tutto ciò? I politici guelfi e ghibellini! E forse anche nella “terza via”.
L’importante è esserci? Sicuramente si, come ancor più importante è esserci e fare e non “il farci alla sulmonese maniera”.

Reply

Lascia un commento