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E ora?

Scritto da redazione

Sulmona, 24 ottobre– Passata la festa delle elezioni, quella dell’arrivo e insediamento del nuovo Governo, passate le riflessioni sul significato del voto ora inizia una nuova fase che tutti, indipendentemente dalla propria fede politica, dalla simpatia per questa o quella coalizione, auspichiamo possa essere fortunata per il nostro Paese e ricca di soddisfazioni.

 Ora però ognuno deve fare la propria parte: le istituzioni, i governi (nazionale, regionale,locale) ,le rappresentanze sindacali  e quanti hanno un ruolo nella nostra società. E una regola semplice, ma fondamentale, in una società  dove vige ancora un sistema democratico moderno, quello dell’alternanza, che resta un valore  irrinunciabile per tutti e   al quale dobbiamo far riferimento.

La settimana politica che inizia oggi,  pur in presenza di una situazione difficile a livello nazionale ed internazionale, apre quindi una nuova fase che non consente errori o ritardi nella soluzione dei diversi problemi. Cosa si aspettano ora l’Abruzzo e la nostra città dall’avvento della nuova stagione del centro destra anche  a livello nazionale? 

Nemmeno l’osservatore piu’ attento, crediamo, possa ipotizzare scenari di medio e lungo periodo   anche perché dalle nostre parti da quasi quattro anni esiste al governo della Regione Abruzzo una coalzione di centro destra che sicuramenmte non ha brillato per strategie politiche  né  per risultati. Questa esperienza  a guida Marsilio finora  è stata piatta e inconcludente,  facendo spesso confusione fra ruoli istituzionali e quelli politici.Non  ci pare di ricordare condizioni analoghe o peggiori di quella attuale nella lunga storia del regionalismo abruzzese

E poi i soliti giochini da  politica paesana con  lamentazioni continue  quando le cose andavano male ( spesso) scaricando  troppo comodamente le responsabilità sul Governo Draghi  per i risultati non raggiunti per l’Abruzzo

Alcuni esponenti di centrodestra del Consiglio regionale si sono lamentati perfino  delle continue impugnative del Governo centrale su leggi regionali abruzzeisi dimenticando che su questi aspetti ci sono regole precise  e tecniche legislative rigorose  da rispettare. Eppure non tutti lo hanno capito. 

Poi il nuovo caso che si è aperto con la proposta di legge di modifica dello Statuto regionale che lo stesso Presidente ha annunciato nei giorni scorsi. 

Per carità anche Marsilio ha il diritto di avanzare proposte ma quella  che tocca lo Statuto regionale è materia assai delicata e complicata che non puo’ essere fatta  a colpi di maggioranza ma va preparata attentamente , condivisa ampiamente  anche con gli abruzzesi  perché  siamo già in campagna elettorale  per il rinnovo dell’Assemblea a Palazzo dell’Emiciclo  e negli ultimi mesi di una legislatura che ha prodotto tanti guasti all’Abruzzo. Queste operazioni non si fanno a conclusione del quinquennio ma agli inizi e va detto agli abruzzesi in campagna elettorale per essere giudicati in anticipo. Ora ha il sapore di adattare le Istituzioni alle esigenze ed interessi di una maggiiranza

Poi se in tanti non conoscono la storia del regionalismo abruzzese quando il processo di formazione dello Statuto portò nella primavera del 1971 alla rivolta dell’Aquila e di Pescara allora è altra cosa.

E per Sulmona cosa è lecito aspettarsi? Diciamolo con chiarezza finora la città non ha trovato  grande attenzione dalla Regione . Molto è dipeso dagli inquilini di Palazzao Silone molto di piu’ dai nostri amministratori comunali.

 Già perchè  a Sulmona dove non esiste da molto tempo la politica si deve puntare a recuperare un ruolo di centralità nello scacchiere  regionale e lo si potrà fare solamente se sarà capace di interlocquire adeguatamente e in maniera precisa con Giunta e Consiglio regionale 

Non bisogna pietire nulla ma difendere  con forza le ragioni del proprio territorio e confrontarsi a viso aperto nei tavoli giusti  della Regione Qui Marsilio c’entra poco, ma la politica sulmonese deve svegliarsi e avanzare idee chiare e progetti mirati. Non basta la buona volontà del sindaco Di Piero,la sua esperienza, la sua capacità di mediare. Ci vuole molto di piu’ E allora  è necessario, tra le prime mosse , che una delegazione del Comune di Sulmona, con sindaco in testa , faccia un vertice proprio in Regione magari   con la Conferenza dei Capigruppo a Palazzo dell’Emiciclo e lì  avvii il confronto su temi precise priorità

Dalla Sanità, ai trasporti, dal sociale all’occupazione, dalle infrastrutture alla cultura,dalle nuove povertà,alla capacità di saper cogliere i segnali che arrivano dal pianeta europa.

Quello che abbiamo registrato in Consiglio regionale in occasione della discussione della mozione Scoccia sulla vicenda dei 30 milioni di risorse scomparase e non piu’ disponibili per l’Ospedale della nostra città è un segnale preciso. La scarsa solidarietà di tante forze politiche che hanno voltato le spalle a Sulmona non votando il documento o addirittura non partecipando al voto è stato scandaloso ma ancor piu’ è stato irritante il silenzio della politica sulmonese nella circostanza che non ha fiatato pur consapevoli del danno subito da Sulmona

E’ quella stessa politica che fino a qualche tempo fa si è alimentata di polemiche sterili nei confronti dell’ex sindaco Casini o dell’ex Assessore regionale Gerosolimo oppure quella stessa politica che, pur di apparire, dava per scontata ( maggio 2021) la riorganizzazione della rete ospedaliera regionale con il riconoscimento a Sulmona di Ospedale di primo livello.E invece? Sulmona di quella politica e di quei protagonisti non sa che farsene più’. Inizia ora iuna fase nuova che impone strategie, culture diverse per la nostra città.I partiti a destra come a sinistra vanno ripensati e riorganizzati con gente nuova, idee e programmi adeguati  stando sempre dalla parte della propria città e non sempre  con i propri compari della politica.Così succede a L’Aquila,ad Avezzano e in tante altre città normali. Ma anche di queste cose ne

riparleremo presto. Buona giornata a tutti

Asterix

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4 Commentii

Marco 24 Ottobre 2022 - 14:14

Veramente al Comune il centrodestra sta all’opposizione quindi è quella armata bracalone che ha vinto le elezioni che dovrebbe impegnarsi per città

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Pelignus 24 Ottobre 2022 - 21:06

Con questa Regione e questo Governo pieno di meloni per la nostra città non sarà facile. E allora perché Sulmona non provvede a rilanciare un’alleanza con Avezzano e la Marsica anche perchè chi sogna di andare in Val Pescara le cose per Sulmona non potranno mai cambiare

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Piazza XX 4 Novembre 2022 - 16:26

Parole sante ma inutili per una città senza orgoglio

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