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E per fortuna arrivò il Vescovo

Scritto da redazione

15 Maggio 2021 9:20  by  redazione · Edit this post

 Sulmona, 15 maggioLa posizione del Vescovo di Sulmona in difesa della sanità peligna e soprattutto contro i ritardi della riorganizzazione della rete ospedaliera capace di restituire alla città un presidio ospedaliero di primo livello ha fatto molto rumore in citta’ e sui media abruzzesi. E’ un segnale, bello, importante ma  che invita a riflettere.Non è la prima volta.

Già in passato in qualche altra occasione Mons Fusco aveva alzato la voce e si era sostituito alla politica 

 Se da una parte va apprezzata la sensibilità dell’uomo e del pastore che si preoccupa, e fa bene,  per la delicata situazione che Sulmona ed il territorio stanno vivendo non solo per la pandemia ma soprattutto per la delicatezza dell’attuale contesto sociale ed economico che la la gente sta vivendo, dall’altro è il richiamo forte alla politica locale a svegliarsi, ad abbandonare polemiche sterili e senza senso, talvolta anche  di basso profilo, talvolta irritanti e non adeguate ai bisogni veri di una comunità antica e prestigiosa che colpisce 

Il Vescovo ha posto in questa occasione l’attenzione sulla vicenda della riorganizzazione della rete ospedaliera a quasi tre anni dall’uscita dell’Abruzzo, fra le prime cinque regioni italiane, dal Commissariamento della sanità  imposto dal Governo dell’epoca,che ora rischia , almeno dalle indiscrezioni e documenti riservati che circolano sia pure in bozze, di restare identica.E’ vero che segnali analoghi arrivano anche da altri territori come la Marsica ma da quelle parti, per difendere gli interessi del territorio, non è costretto a muoversi un Vescovo che deve occuparsi di altre cose ma sopratutto la politica nel suo complesso. 

L’anomalia di Sulmona è che si macina sempre acqua su tutto Si rincorrono errori del passato e ognuno pensa di farla sempre franca. Invece bisogna  gridare a voce alta che questi comportamenti non ci piacciano. La politica regionale deve trattare il Centro Abruzzo con pari dignità rispetto agli altri .  In Regione ci sono forze di maggioranza e di opposizione che a Sulmona hanno riferimenti precisi. Ognuno faccia la sua parte, mobiliti i propri rappresentanti nell’Assemblea regionale. 

I sulmonesi vogliono vederci chiaro e conoscere  cosa stanno facendo. Anche perché le elezioni sono vicine e ogni partito, con il rispettivo simbolo, deve’essere giudicato dagli elettori per quello che è stato capace di fare per la città. Non serve nascondersi dietro il qualunquismo del civismo casereccio per sfuggire al giudizio degli elettori. Il ricordo della vicenda  della estromissione di Sulmona dall’area del cratere sismico nel 2009 è un’esperienza che brucia ancora per la città  per le cose non fatte e le promesse non mantenute e di questi tempi  francamente dei cosidetti “ furbetti della politica” nessuno sa che farsene. O..no?

Asterix

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