Home Prima Pagina Il sopruso contro la ragione, ma noi non alzeremo bandiera bianca

Il sopruso contro la ragione, ma noi non alzeremo bandiera bianca

Scritto da redazione

Sulmona,9 luglio- Il sopruso contro la ragione : è quello che accadrà lunedì 11 luglio in occasione dell’ultima riunione indetta dal Governo sul  metanodotto Sulmona – Foligno. L’esito è scontato : il metanodotto verrà autorizzato, contro ogni logica ambientale, climatica, economica e democratica. E’ quanto scrivono stamani In un lungo documento    i     Comitati cittadini per l’ambient e il Coordinamento No Hub del Gas

 “Il metanodotto- si legge ancora nel documento- verrà autorizzato grazie anche al vergognoso voltafaccia del  presidente Marco Marsilio, secondo il quale  la Regione non ha nessuna competenza su un’opera gigantesca e altamente impattante che devasterà l’ambiente naturale dell’Appennino centrale, vero scrigno di biodiversità, e che andrà ad aumentare i rischi di territori estremamente fragili  sotto il profilo sismico. Definiscono la Linea Adriatica, di cui fa parte il Sulmona – Foligno, un’”opera strategica”, indispensabile per far fronte all’attuale crisi energetica conseguente alla guerra in Ucraina.   Ma si tratta di una colossale bugia.  Come può essere “strategica” una infrastruttura che, secondo l’ultimo Piano Snam, dovrebbe entrare in esercizio nel 2034?  Come può essere fronteggiata una emergenza di oggi a distanza di dodici anni, quando, tra l’altro,  l’Europa dovrà aver ridotto di almeno il 40 per cento l’uso del metano, un gas fortemente climalterante?Che si tratti di un’opera del tutto inutile lo conferma indirettamente lo stesso ministro Cingolani che due settimane fa ha dichiarato che l’Italia ha già trovato il gas da sostituire a quello russo: ribadiamo, dov’è l’emergenza che giustifichi la costruzione di un’opera che non serve ?  Infatti, la Linea Adriatica non c’entra nulla con la guerra perché fa parte della  rete metanifera interna, che è già sovradimensionata rispetto ai consumi del Paese e ancora di più lo sarà in futuro. Ma se è inutile perché  costruirla?

 “Da lunedì, dunque, dopo quasi quindici anni di lotta,  i cittadini dovranno considerare persa la loro battaglia? No, noi non alziamo bandiera bianca. Continueremo a lottare con tutti i mezzi a nostra disposizione, sul piano legale e su quello  sociale e popolare. Autorizzare un’opera non significa che si farà comunque. Proprio da noi ne abbiamo un esempio : da oltre 20 anni la Snam ha l’autorizzazione per il raddoppio del metanodotto Sulmona – Oricola, ma i lavori non sono mai cominciati.

I cittadini, però, non possono essere lasciati soli da quei rappresentanti istituzionali ai quali hanno dato voto e fiducia: salvo poche lodevoli eccezioni, la politica è distante dalle persone ed è ora che esca dal letargo, dall’ambiguità  e dalla supponenza in cui è sprofondata, se davvero ha a cuore le sorti del nostro territorio e delle future generazioni”.     

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