Home Politica Vicenda Snam : ormai a Sulmona è bufera su Marsilio

Vicenda Snam : ormai a Sulmona è bufera su Marsilio

Scritto da redazione
Sulmona, manifestazione No Snam in piazza Garibaldi

Sulmona,16 giugno- Non si placa la polemica, anzi s’infiamma ulteriormente e diventa rovente, sulla decisione della Regione che ieri di fatto ha  espresso parere favorevole con quel particolare  “ nulla da opporre” al progetto della rete Snam  Sulmona-Foglino. Ma a scatenare le tante reazioni politiche in città ( anche se si preannunciano reazioni a raffiche anche in Regione) sono stati i diversi commenti del Presidente della Regione a margine della riunione che  ai sulmonesi ( e non solo) non sono piaciuti. Perché? . Secondo Il Comitati cittadini per l’ambiente e Coordinamento No Hub del Gas “Nel maldestro tentativo di giustificare il suo asservimento alla volontà della Snam e del governo Draghi il Presidente della Regione Marco Marsilio si arrampica sugli specchi, taccia di mistificazione chi si oppone all’opera perseguendo la conoscenza e la verità e tira fuori la ridicola tesi che la decisione sul metanodotto è una scelta tecnica e non politica. Se c’è un tema eminentemente politico è proprio quello dell’energia. E’ una questione che forse più di ogni altra attiene alla geopolitica internazionale. Lo sanno bene le multinazionali del settore fossile che investono grandi quantità di denaro per la loro azione di lobbyng al fine di influenzare le decisioni dei governi, sia a livello nazionale che europeo.

Ma il Presidente Marsilio, oltre a non saper distinguere tra aspetti politici e tecnici(questa riunione afferiva alla remissione degli atti procedurali dinanzi la Presidenza del Consiglio stante la negazione dell’intesa della Regione Abruzzo in materia legislativa concorrente, come quella dell’energia, appunto), non conosce neppure l’abc della democrazia e in democrazia si rispettano le decisioni delle istituzioni. Sul metanodotto e la centrale Snam tutti i livelli istituzionali, dai Comuni alla Provincia alla Regione, fino ad oggi  hanno espresso, con delibere motivate anche tecnicamente, il loro no.

Maio Pizzola, nel corso di una manifestazione NO Snam a Roma

La Giunta regionale, presieduta dal Presidente Luciano D’Alfonso, ha prodotto sette delibere per negare l’intesa della Regione con lo Stato. Il Consiglio regionale d’Abruzzo, compreso quello attuale, ha votato all’unanimità 10 risoluzioni di contrarietà al progetto della Snam. Anche la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati nel 2011 ha approvato, con voti unanimi, una risoluzione contraria, che non è mai stata rispettata dai Governi che si sono succeduti. Marsilio dovrebbe sapere, ma evidentemente lo ignora, che la Regione non possiede territorio: la titolarità territoriale è dei Comuni e spetta ad essi certificare se l’opera è compatibile o meno con gli strumenti urbanistici. E la maggior parte dei Comuni ha attestato che il metanodotto non è compatibile.  Così come non è compatibile con gli usi civici, presenti in molte aree attraversate dal metanodotto. Quindi cade anche la pretesa giustificazione “tecnica” dell’ operato del Presidente Marco Marsilio. Un Presidente talmente incompetente che non smette di fare strame delle più elementari regole dello Stato di diritto

Restando sul piano strettamente procedurale va sottolineato che manca ancora lo studio sulla sismicità del tracciato che dovrà essere effettuato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.  Quindi il pronunciamento favorevole di Marsilio non ha alcun senso logico perché dà per scontata una cosa che ancora non c’è, ovvero la compatibilità  (non è  anche questo un fatto tecnico?) del progetto della Snam con l’estrema fragilità sismica del territorio dell’Abruzzo interno e dell’Appennino centrale “  Infine i Comitati precisano “  Quanto alla partecipazione alla riunione del 15 giugno di Luciano D’Alfonso, Marsilio dovrebbe sapere, ma anche questo lo ignora, che il Presidente emerito della Regione Abruzzo D’Alfonso, ha chiesto formalmente al rappresentante del Governo nazionale di partecipare. E la richiesta è stata accolta”. 

ANCHE IL SINDACO DI PIERO SEVERO CON IL GOVERNATORE

Anche il sindaco della città Gianfranco Di Piero,interpretando i sentimenti dell’intera comunità ha espresso un giudizio severo nei confronti della Regione. “Il Comune di Sulmona su centrale e gasdotto- ha detto Di Piero- è stato sempre chiaro anche in questi giorni, precedenti la convocazione della riunione di ieri, abbiamo ribadito la necessità di uno studio sismico sull’opera che attraversa 168 chilometri di territorio, segnato da varie faglie sismiche.

Per questo motivo è uno studio da cui non si può prescindere. Mi dispiace polemizzare con il presidente Marsilio ma le istituzioni non possono limitarsi ad esprimere valutazioni tecniche, essendo preposte a tutelare interessi generali della collettività, in particolare la salute e la sicurezza dei cittadini. Non è quindi condivisibile una risposta meramente tecnica. Del resto anche nel recente passato la Regione ha sempre espresso valutazioni politiche, non solo tecniche. Ora se l’orientamento dell’ente Regione è mutato occorre sapere se esistano atti in proposito che siano a fondamento di una diversa posizione del governo regionale, rispetto a quella della giunta D’Alfonso, suffragata da atti formali.

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