Un territorio sempre piuâ emarginato e dimenticato dalle Istituzioni. Quello che è successo oggi in occasione della riunione indetta dal Governo sulla vicenda del metanodotto Snam ha dellâincredibile. Per i rappresentanti dei Comitati cittadini per lâambiente il â Siâ espresso dal Presidente della Regione Marsilio â è vergognoso e illegaleâ. Ed ora ? Eâ difficile prevederlo ma i cittadini aspettono subito una risposta della politica ( se è capace), ma anche dei rappresentanti delle Istituzioni ( locali, provinciali, regionali e parlamentari), delle organizzazioni sindacali di quanti hanno a cuore le sorti di questa fetta imprtante di territorio. Ecco il documento integrale dei Comitati
Sulmona, 15 giugno– Il dato piĂš significativo della riunione odierna indetta dal Governo per lâautorizzazione del metanodotto Snam Sulmona â Foligno, è stato il si di Marco Marsilio. Il parere favorevole allâopera è stato espresso da un funzionario regionale su mandato ufficiale del Presidente della Regione. Marsilio, dopo l’autorizzazione dell’AIA e la scorsa riunione dellâ 11 maggio, ha finalmente gettato la maschera ed è uscito completamente allo scoperto mostrando tutto il suo disprezzo verso i cittadini e le istituzioni. Ă di appena due giorni fa la lettera aperta dei consiglieri regionali Pietrucci, Paolucci e Scoccia, con la quale si chiedeva a Marsilio di ribadire il no precedentemente espresso allâunanimitĂ nelle delibere degli Enti istituzionali (Comuni, Provincia e Regione) .
Ma con il si di stamattina del rappresentante della Regione, su espressa decisione di Marsilio, tutto è stato buttato via come carta straccia e, con questo tradimento, sono stati cancellati 15 anni di lotta contro unâ opera totalmente inutile e disastrosa per il nostro territorio e per lâintero Appennino centrale.
La posizione assunta dal Presidente Marsilio è di estrema gravitĂ ; non solo è vergognosa sul piano etico-politico ma è anche illegale. Infatti, nessun atto è stato adottato dal Consiglio regionale che sia diverso da quelli votati fino ad oggi, tutti contrari e tutti approvati alla unanimitĂ . CosĂŹ come non câè stata nessuna consultazione con i Comuni i quali – come ha fatto presente il Sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero – hanno la titolaritĂ del territorio e la responsabilitĂ della salute e della sicurezza dei cittadini. LâItalia non è una âRepubblica delle bananeâ. Un Presidente di Regione non può permettersi di calpestare impunemente le regole dello Stato democratico. Per questo porteremo il caso allâattenzione della Magistratura.
I rappresentanti di Snam e del Governo, in perfetta sintonia, hanno sostenuto che con la guerra in Ucraina câè la necessitĂ di reperire nuovi fonti di approvvigionamento di gas da sostituire a quello russo e che pertanto occorre realizzare il metanodotto Sulmona Foligno e lâintera Linea Adriatica di 430 chilometri. Affermazione, questa, smentita dallo stesso Ministro Cingolani il quale alcuni giorni fa ha dichiarato pubblicamente che giĂ sono state trovate fonti alternative. Del resto è notorio che la rete di trasporto interna del metano è largamente sovradimensionata rispetto al fabbisogno nazionale. Quindi la tesi della Snam è priva di ogni fondamento. La verità è che alla Snam & soci non importa se lâopera è utile o meno. A loro interessa il budget dei lavori : ben 2 miliardi e 338 milioni di euro che pagheranno i cittadini attraverso la bolletta energetica.
In merito allo studio sismico sullâintero tracciato del metanodotto il Presidente dellâINGV Carlo Doglioni ha confermato che sarĂ fatto, ma⌠dopo il rilascio dellâautorizzazione! Tesi che è stata fortemente contestata dal Comune di Sulmona (presente in video conferenza , oltre che con il Sindaco Di Piero, anche con gli assessori Di Nisio e DâAndrea). Lo studio è fondamentale ed è propedeutico al rilascio dellâautorizzazione. Sarebbe assurdo realizzarlo dopo.
A questa ferma presa di posizione del Comune di Sulmona si sono associati i sindaci di Pratola Di Nino e di Navelli Federico e il consigliere Maurizio Proietti in rappresentanza della Provincia dellâAquila, i quali hanno ribadito il loro no allâopera. Alla riunione ha preso parte anche Luciano DâAlfonso in qualitĂ di Presidente emerito della Regione Abruzzo. DâAlfonso ha rimarcato la necessitĂ dello studio sismico da parte dellâINGV in ragione dellâestrema fragilitĂ del territorio abruzzese.
Da parte del Governo è stato annunciato che, come previsto dalle norme vigenti, sarà indetta una terza ed ultima riunione. Dopo di che il Governo assumerà le necessarie determinazioni
Comitati cittadini per lâambiente
Coordinamento No Hub del Gas
3 Commentii
Povera la nostra cittĂ !!
GRAZIE MARSILIO TORNA PRESTO A SULMONA
La politica locale? Ma dove sta oltre ai soliti bla, bla,bla la politica in questa cittĂ non esiste.Non esistono i partiti e non esistono piĂš’ nemmeno i sindacati. Ecco perchĂŠ Sulmona va a rotoli