Home Economia Puo’ partire dai piccoli comuni come   Bugnara la nuova politica del cambiamento

Puo’ partire dai piccoli comuni come   Bugnara la nuova politica del cambiamento

Scritto da redazione

Ne abbiamo parlato ieri  con l’Assessore regionale alle Aree interne Guido Liris in occasione della visita istituzionale compiuta insieme al Governatore Marsilio che ha incontrato gli amministratori comunali,ha ascoltato i loro problemi, le loro richieste,i loro suggerimenti.Poi ha visitato il paese ed ha espresso apprezzamento per gli ottimi risultati portati avanti con gli interventi per la ricostruzione post sisma. E a proposito di Aree interne ecco cosa ci ha anticipato

Bugnara, 11 maggio– Parte attiva dell’associazione I borghi più belli d’Italia dal 2007, del les plus beaux villages de la terre e città dell’olio dal 2018, Bugnara è un comune dalle mille sorprese. Come tradisce il suo toponimo Bonae ara, altare della dea dell’abbondanza, il paese offre spunti sempre nuovi e mai banali. L’affezione alle radici rende i suoi cittadini impegnati alla manutenzione e allo sviluppo di un futuro fecondo di iniziative, anche e soprattutto per i più giovani.

 Fiore all’occhiello di un Abruzzo montano che sta lottando per poter ricevere la dignità che merita e che crede nei ragazzi, nel lavoro, nei progetti concreti e nella sana ricostruzione delle origini. 

Da secoli Bugnara dimostra la sua resilienza nell’alzare il capo ad ogni caduta, una volontà ferma e silenziosa che produce effetti concreti sul territorio con una mano sempre rivolta ai bambini e all’Istruzione; basti pensare alla costruzione del nuovo plesso scolastico antisismico Vittorio Clemente inaugurato lo scorso settembre e destinato ad ospitare gli alunni della scuola materna ed elementare. Quest’ultimo è il simbolo della rinascita a seguito del sisma del 2009 che colpì la città de L’Aquila e che causò danni al borgo bugnarese.

Guido Liris Assessore regionale Aree interne

Culla di personalità brillanti, tiene alto il tenore culturale organizzando interessanti incontri, tavole rotonde e commemorazioni. I più giovani sembrano non aver alcuna intenzione di lasciare il paese, piuttosto, si rimboccano le maniche e contribuiscono alla formazione di un ambiente favorevole a risvolti futuri positivi con associazioni culturali, sportive e ricreative, come la neonata ‘Bonae Ara’ e l’Associazione ‘Nino Ruscitti’ che sta lavorando a progetti di grande innovazione. 

Ed è proprio a Bugnara che ieri mattina abbiamo incontrato l’Assessore regionale al Bilancio e alle Aree interne  Guido Liris  arrivato nel borgo peligno unitamente al Presidente della Regione Marco Marsilio in visita istituzionale e con lui  abbiamo scambiato alcune vedute

Assessore che idea si è fatto di Bugnara  in questa occasione ?

Tra le deleghe a mio carico, quella alle aree interne è la più emozionante ed è quella che mi rende più fazioso. Ovvero, essere assessore regionale con una delega specifica alle aree interne è responsabilizzante rispetto a delle realtà molto belle, autentiche e genuine che, ovviamente, hanno delle problematiche comuni a tutti i borghi: bassa densità abitativa, infrastrutture quasi assenti, poche opportunità di lavoro, in particolare modo per i più giovani.

Ma la politica regionale come si sta muovendo per venire incontro a queste realtà che vivono ed operano nelle Aree interne ?

 Lo sforzo della politica è quello di costruire le condizioni idonee per mantenere la popolazione e, se possibile, aumentarla. È necessario dare delle opportunità alle nuove generazioni in modo che possano vedere un futuro all’interno di questi borghi, fornendo loro un equilibrio. Per fare questo bisogna ricorrere a degli investimenti; credo che la Regione sia l’Ente più idoneo per poter lasciare traccia di questo percorso. Anche perché ad oggi ci sono dei fondi molto importanti indirizzati al territorio interno. 

Come distribuire questi fondi senza disperdere energie? 

L’Assessore Liris,il sindaco Lo Stracco,uniramente agli Assessori Lupi e Taglieri

Andando ad ascoltare il territorio, rispettando le sue vocazioni ma soprattutto, facendo comunicare i comuni tra di loro. Questo collegamento può portare a benefici condivisi per i servizi che possono essere uffici tecnici, di segretario comunale ma parlo anche di uffici di progettazione, uffici per andare ad intercettare i fondi europei, uffici per andare a rispondere ai bandi molto difficili da intercettare come quelli del PNRR. I fondi ci sono e sono anche tanti, il problema è che molte piccole realtà comunali non riescono a gestire un flusso di denaro straordinario come quello del PNRR. Ed è qui che la Regione può essere d’aiuto promettendo dei tecnici a disposizione; basti pensare ad un realtà come quella di Abruzzo Engineering che mette a disposizione dei piccoli comuni delle figure specializzate alla risposta di questo tipo di bandi.

E poi?

 Un atteggiamento ancora più favorevole sarebbe anche quello di diffondere la banda ultralarga: elemento che in questi anni di pandemia ci ha fatto comprendere quanto sia importante lo smart working, una realtà che ci ha aperto delle prospettiva totalmente nuove anche per lo studio. 

Se Bugnara ha deciso di organizzarsi in questo sindacato, come mi piace chiamarlo, dei borghi più belli d’Italia, vuol dire che in passato non ha ricevuto il sostegno che meritava. Oggi, la Regione Abruzzo sta provando a dare delle risposte in questa direzione, spero che inizi con il Festival dei borghi più belli che è un pretesto per conoscere meglio queste realtà e per accendere i riflettori sull’Abruzzo interno. Inizia, quindi, un percorso virtuoso per dare risposte a tutto il territorio. 

Spesso di parla di fuga di cervelli e da più di due decenni la situazione sembra essere cristallizzata. Ci sono dei progetti concreti volti a mantenere i giovani nei piccoli comuni? 

Io vedo che Bugnara come l’area del Giovenco siano fuori dalla strategia nazionale delle aree interne. Per alcuni territori delineati e perimetrali dalla Regione ci sono delle opportunità, anche a livello di fondi, molto interessanti e credo che le attività lavorative per i giovani possano derivare da progetti nuovi costruiti su queste realtà. Ed è per questo che sto disegnando una nuova area interna che include, senza ombra di dubbio, anche il comune di Bugnara. 

Chiara Del Signore

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1 Commento

temp 11 Maggio 2022 - 6:12

Va apprezzato che la visita istituzionale è anche incentrata all’ottenimento di fondi salvifici per i piccoli comun e senza tanto nasconderlo, il che ne dimostra positivamente la giusta schiettezza.
Va notato anche il cambio di passo del “nuovo” assessore dell’aree interne che stacca alla distanza il suo “predecessore” (!!!). L’interesse politico, certamente è sempre presente è visibile, ma almeno nella forma e metodo è tutto un altro mondo… Una lezioncina da tenere cara a mente!

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