Home Editoriale Caro D’Alfonso, io non ti scrivo…..

Caro D’Alfonso, io non ti scrivo…..

Scritto da redazione

Sulmona, 14 agosto In questa vigilia ferragostana fatta di calfo,afa e piogge è scoppiata la mania delle lettere al Governatore della Regione Luciano D’Alfonso.Quasi sempre sono impregnate di protagopnismi a caccia di visibilità.E allora chi scrive per lamentarsi di qualche disfunzione di questo o quel servizio; chi chiede maggiori risorse per attivare qualche progetto;chi per promuovere questa o quella iniziativa; chi chiede qualche legge specifica come quella della coesione territoriale non sapendo che negli ultimi mesi sono cambiate molte cose e che il tema non si realizza con atti forzosi o imposizioni legislative se prima non c’è una vocazione culturale forte al problema. 

Oggi non esiste per nulla. Senza dimenticare che se un territorio invoca qualche impegno dal Governatore  magari ad altre realtà non sta bene. Un Consigliere regionale, giovane e attento,Pietrucci, ha definito questi comportamenti come “ localismi deteriori”. Lucianone, sorride,non nega niente a nessuno e poi fa come ritiene meglio e opportuno. Ed è giusto anche se qualche volta, forse, sarebbe meglio dire chiaramente agli interlocutori del territorio o di Palazzo dell’Emiciclo che le emergenze e priorità abruzzesi sono altre e di natura diversa e che quelle richieste per quanto giuste non possono essere praticate. A cominciare dalla crisi aperta ( o strisciante) all’interno della maggioranza di centro sinistra che in questi gionri ha messo a nudo la fragilità di una classe politica slilacciata e improduttiva. Si dovevano abolire le Province e puntare sulle aree intermedie. Si sta lavorando invece ad un testo sulle nuove funzioni da delegare proprio alle Province. Il disegno di legge ha priorità esclusiva e a Settembre il testo dev’essere approvato dall’Aula se non si vogliono privare servizi importanti a persone bisognose. 

C’è un territorio che fa esempio nelle aree interne che lavora insieme,molto bene, e produce politiche utili per le proprie comunità. E’ quello dell’Alto Sangro. Sei paesi di quell’area hanno condiviso un progetto che punta al potenziamento delle strutture turistiche. Hanno sfidato la Regione e la Ue sulla credibilità di una scelta condivisa. Da ieri quel progetto, 17 milioni di finaziamento, è una felice realtà e presto potrà decollare. Loro non hanno fatto appelli o scritto lettere a D’Alfonso, si sono mossi con determinazione ed hanno avuto ragione. La Valle del Sagittario o l’area ricmpresa nella “ Terra dei Peligni” sono altri esempi positivi di cooperazione fra territori perché la programmazione che parte dal basso è sempre stato il metodo migliore. Non capire queste regolette semplici della politica significa continuare a macinare acqua. E anche per questa ragione noi ci rifiutiamo di scrivere al Governatore Ma ora è tempo di vacanza e di riposo,ne riparleremo a Settembre. Buon ferragosto a tutti

Asterix

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