Home Politica Sulmona: anche sulla “cittadella della sicurezza” la politica si divide

Sulmona: anche sulla “cittadella della sicurezza” la politica si divide

Scritto da redazione

Sulmona, 6 maggio– E’ in programma per il pomeriggio di oggi (fra poco più di un’ora) una audizione  del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco e del Direttore dell’Agenzia del Demanio territoriale per un primo esame sulla vicenda della “cittadella del turismo”. Ma qualcosa non  ha funzionato  al meglio per alcuni consiglieri comunali di minoranza (non tutti) hanno preso carta e penna ed hanno inviato al Presidente del Consiglio comunale  una vibrata protesta per il mancato coinvolgimento. Fin qui una cosa abbastanza normale anche se la delicatezza dell’argomento da trattare avrebbe meritato maggiore attenzione e collaborazione da parte di tutti i gruppi politici di Palazzo San Francesco. Non  conosciamo le ragioni del metodo seguito  e soprattutto non sappiamo se l’iniziativa di oggi è la prima di una serie di incontri oppure se resta una sola. Di certo la figura rimediata non aiuta la politica a costruire condizioni nuove e migliori per il prosieguo dell’attività. Seguiremo da vicino la vicenda. Ecco la nota 

Non ci meravigliamo che il Presidente del Consiglio non abbia provato imbarazzo nel mostrarsi ancora una volta distante da un ruolo “super partes”, accorrendo al richiamo e ai desiderata del capogruppo del suo partito firmatario della proposta “cittadella della sicurezza“. 

La conferenza dei capigruppo, convocata per oggi, avente ad oggetto l’audizione del Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco e del Direttore dell’Agenzia del Demanio territoriale Abruzzo e Molise proprio sulla “cittadella della sicurezza” esclude, forse per motivi di convenienza, metà dei consiglieri, segnando così una brutta pagina antidemocratica per la Città.

Per quanto ci riguarda, ben avremmo avuto il piacere di conoscere ed ascoltare tutti insieme gli esterni invitati dal Presidente del Consiglio, avremmo voluto avere una interlocuzione ed un confronto aperto sulle varie ipotesi inerenti la nuova sede ospitante VdF e non focalizzare l’attenzione “solo” su una proposta per di più presentata da due soli consiglieri comunali di maggioranza senza peraltro, considerata l’importanza dell’argomento, un minimo di condivisione con i consiglieri comunali di minoranza. Purtroppo questo è il modus operandi di un Presidente del Consiglio del Comune di Sulmona. In questi termini non avrebbe alcun fondamento in termini formali e sostanziali aver convocato una Capigruppo per discutere su una proposta di delibera volutamente condotta in modo unilaterale precludendo preliminarmente la partecipazione e la condivisione con i consiglieri comunali di minoranza. 

Nel merito, difronte a questo obbrobrio istituzionale nel modo in cui è stata gestita l’intera vicenda, vorremmo conoscere il pensiero della Giunta e soprattutto del Primo cittadino.

Purtroppo a metà mandato il Presidente non ha ancora compreso il suo ruolo né ci illudiamo lo comprenda, con buona pace dell’assenza di imparzialità ma anche di buon senso politico e di rispetto istituzionale. 

Chiedendo il rinvio e l’allargamento a tutti, gli era stato fornito anche un modo per ravvedersi sulla “gaffe”, ma evidentemente ha dovuto confermare il suo ruolo di subalterno ai voleri dei firmatari di una proposta (Di Benedetto e Febo) su cui sicuramente troveremo il modo di esprimere la nostra posizione appena se ne presenterà l’occasione.

f.to.

Di Rienzo, Di Rocco, La Porta, Nannarone, Proietti, Santilli

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