Home Prima Pagina Cisl, in Abruzzo prosegue la mobilitazione sulla salute e sicurezza

Cisl, in Abruzzo prosegue la mobilitazione sulla salute e sicurezza

Scritto da redazione

Oggi nuova iniziativa del sindacato in programma nel pomeriggio (ore 15,30) a L’Aquila-

Sulmona, 16 aprile– La strage continua, indignarsi non basta, dobbiamo fermare questa carneficina. Per questo la Cisl si è mobilitata, in queste settimane, nei territori dell’Abruzzo con tante iniziative per incontrare lavoratrici, lavoratori, cittadini, istituzioni locali, e affrontare l’emergenza nazionale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. 

            “Occorre una strategia nazionale di contrasto ai tanti infortuni e alle malattie professionali, costruendo un grande patto tra il governo, il sistema delle imprese, le organizzazioni sindacali, le regioni, – afferma il Segretario della CISL Giovanni Notaro”

            “È dal mese di febbraio che siamo impegnati anche in assemblee nei luoghi di lavoro e sui territori con l’obiettivo proprio di sensibilizzare istituzioni e imprese su questa emergenza. La nostra continua ad essere la regione con il maggior numero di infortuni sul lavoro e questo deve portarci ad intensificare ogni sforzo nella prevenzione. 

Il programma è articolato in quattro incontri che iniziano oggi, 16 aprile, alle ore 15.30 a L’Aquila nella sede della CISL (Via  Giovanni Gronchi, 16), con un incontro di approfondimento tra la classe dirigente sindacale, i rappresentanti Rlst, rsa, rsu e istituzioni; poi il 18 aprile alle ore 9.30 saremo a Lanciano nella sede sindacale (Via del Mare n.102). Un confronto con le istituzioni e preposti sul tema della salute e sicurezza che continuerà a Pescara il 19 aprile alle ore 15.30 presso dell’Aurum. Il dibatto su questa emergenza nazionale proseguirà anche nella provincia di Teramo il 23 aprile alle ore 15.00 presso l’Università di Teramo nell’aula Tesi della Facoltà di Scienze Politiche, – così il Segretario interregionale Cisl Paolo Sangermano descrive gli appuntamenti e gli impegni del sindacato sul territorio.

“Un quadro allarmante in base ai dati sulle morti e gli infortuni nei luoghi di lavoro, che rispecchia un’illegalità diffusa, confermata anche dai dati dell’Ispettorato Nazionale, secondo cui la legge resta solo sulla carta in più di otto ispezioni su dieci. Gli infortuni mortali sono sempre in aumento a cui si aggiungono gravi infortuni sul lavoro e malattie professionali. Dobbiamo fermare questa piaga della società per salvaguardare la vita e la salute delle persone che lavorano. L’Abruzzo è tra le prime regione per numero di morti sul lavoro. Sabato siamo stati all’assemblea nazionale della Cisl a Roma, con 250 tra dirigenti, delegate, delegati, RSU, RLS, RLST e RSA, per portare le testimonianze dei nostri territori dove continua questa scia di sangue, – denunciano i due segretari della CISL, Notaro e Sangermano”. 

            “Bisogna dare continuità al dialogo, attraverso il confronto con il Governo in modo da migliorare e rafforzare le misure messe in campo nel Decreto Pnrr per fermare questa inaccettabile strage silenziosa. Alcuni provvedimenti li abbiamo condivisi: giusto aumentare i controlli e le ispezioni nei luoghi di lavoro, importante, anche se non sufficiente, reclutare nuovi ispettori, tecnici della prevenzione, carabinieri dell’ispettorato nazionale. Bene l’idea di puntare sulla qualità dell’impresa con l’esperienza della patente a credito. Altrettanta positiva la decisione di reinvestire attraverso l’Inail in progetti sulla qualità delle imprese, formazione obbligatoria per lavoratori e datori di lavoro, per assumere nuovi ispettori, ricercatori, tecnici della prevenzione ed anche per aumentare rendite e premi verso le persone e le famiglie colpite. Bisogna collegare la necessità di trasferire regole e procedure del codice degli appalti pubblici anche ai grandi cantieri privati e dare più potere ai nostri rappresentanti sulla sicurezza nelle aziende, nei territori e nei siti produttivi. E dobbiamo investire molto di più su prevenzione, informazione, comunicazione a cominciare dalla scuola. Le aziende sicure sono anche quelle più produttive ed innovative che reggono meglio la competitività sui mercati. Questo è il messaggio che deve arrivare”.

            

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