Home Regione Abruzzo Agricoltura, per Paolucci (Pd): “ancora nessuna certezza  sui fondi per le imprese”

Agricoltura, per Paolucci (Pd): “ancora nessuna certezza  sui fondi per le imprese”

Scritto da redazione
Silvio Paolucci (Pd)

L’Aquila, 25 marzo –“Fare indebitare le imprese con i microprestiti Fira, per altro non ancora erogati, non è la soluzione. Ci aspettavamo novità sui tempi di erogazione dei fondi promessi al comparto agricolo e vitivinicolo con il decreto elettorale sulla peronospora e le risorse che noi abbiamo fatto mettere in bilancio, invece l’assessore Imprudente mette una toppa che è peggiore del buco. Parla di azioni tempestive: ma dov’è la tempestività se a a diversi mesi dalle denunce di consorzio e associazioni di categoria e dalla stessa delibera di Giunta Regionale sui danni non si ha ancora né contezza sulle risorse, né sui tempi di erogazione? Con l’inerzia e le bugie questo centrodestra sta affossando il settore vitivinicolo! Un disastro che pagano i nostri operatori, l’auspicio è che la delega passi ad altre mani nel nuovo esecutivo”. E’ quanto afferma consigliere regionale Silvio Paolucci (riconfermato anche in questa legislatura con larghi consensi in Consiglio regionale) che  da mesi si batte in difesa delle difficoltà del settore in Abruzzo : “Nemmeno i 12,5 milioni di euro, come detto, sono farina del loro sacco, perché il Governo regionale nulla aveva stanziato per le oltre 15.000 imprese piegate dal maltempo e dalla situazione dei raccolti, più che dimezzati e, in molti casi, del tutto andati in fumo. Basta bugie anche sull’operazione Fira, che non ha ancora erogato un centesimo e con cui le aziende, appena 231, vengono costrette a indebitarsi per prendere 5.000, 10.000 e 15.000 euro chissà quando, ben poca cosa visto che continuano a pagare mutui e contributi perché le richieste di sospensione fatte dalle associazioni prima alla Regione e poi al Governo ad oggi sono state tutte disattese. Di fatto ad oggi il comparto non ha preso niente, perché il decreto fatto a ridosso del voto, non ha le circolari che attivano la procedura, la piattaforma è ferma e 7 milioni di fondi per tutta l’Italia sono ridicoli rispetto all’entità dei danni. Questa è la storia: tante parole, zero soluzioni. Affermazioni, quelle dell’assessore, ci si passi il gioco di parole, del tutto “imprudenti”, come lo sarebbe ridargli la delega dopo tanta inefficacia e a maggior ragione tenuto conto della filiera politica  tra Governo Regionale e Nazionale che non ha dato alcuna risposta a un tema così rilevante a livello regionale ”. 

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