Home Politica Se anche per la scuola trionfa la politica alla Ponzio Pilato

Se anche per la scuola trionfa la politica alla Ponzio Pilato

Scritto da redazione

In una fase così delicata anche per le Istituzioni scolastiche del nostro territorio c’è poca attenzione attorno ad un problema assai delicato che preoccupa non poco non solo gli operatori del settore ma anche tante famiglie. La fotografia è   emersa  stamani nel corso della conferenza stampa che le organizzazioni sindacali della scuola hanno voluto tenere proprio a Sulmona una città  che potrebbe rischiare diverse cose se non si apportano correttivi adeguati  al  progetto di dimensionamento scolastico. Appello  a Comune, Provincia dell’Aquila e Regione a non mortificare questo territorio

Sulmona, 25 novembre– Si è tenuta questa mattina a Sulmona presso l’IC Serafini-Di Stefano la conferenza stampa indetta dalle organizzazioni sindacali del comparto scuola della provincia dell’Aquila (Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda)

A preoccupare è il dimensionamento scolastico in un territorio che potrebbe perdere un equilibrio numerico a seguito della riforma dell’organizzazione del sistema scolastico prevista dal PNRR. Uno degli obiettivi consisterebbe nella riduzione del numero degli alunni per classe e dunque, un nuovo criterio di distribuzione delle istituzioni scolastiche a livello regionale a seconda dell’andamento della denatalità. Tale meccanismo è inserito e descritto all’interno della legge di bilancio 2023 (n.197 del 29 dicembre 2022). 

Le organizzazioni sindacali difendono le aree interne e montane minacciate continuamente di depauperamento organico e strutturale. In sede di conferenza si sono sottolineati gli ennesimo tagli nella scuola e la totale assenza di investimento in una realtà, come quella aquilana, che necessita valorizzazione e non penalizzazione. 

“In tutte le norme di riferimento si parla sempre di difesa delle aree interne e montane. Perché toccare L’Aquila, se per antonomasia, è interna e montana?  L’interrogativo è stato posto ripetutamente nel corso dell’incontro Che senso ha investire economicamente nelle aree interne se poi si sopprimono istituzioni scolastiche che rappresentano la vita di una comunità? L’atto finale spetta alla politica e nello specifico alla Regione Abruzzo che dopo aver dichiarato nella conferenza Stato-regione, attraverso l’Assessore Regionale all’Istruzione Pietro Quaresimale, la propria contrarietà alla norma ministeriale, si è fermata”. 

“Nel frattempo dobbiamo constatare, con amarezza, che la Corte Costituzionale ha respinto i ricorsi presentati da alcune Regioni e quindi probabilmente la andrà avanti, scontentando chi nella scuola ci crede e ci opera. Come al solito – è stato ripetuto  – nella scuola non si investe ma si taglia. E la classe politica che doveva difendere la scuola abruzzese ha fatto Ponzio Pilato ed ha sperato che le castagne dal fuoco le togliesse qualcun altro”. 

Le misure che coinvolgono l’Abruzzo e i conseguenti accorpamenti si declinano in una rideterminazione del contingente da 190 a 179. Nell’a.s 2024-2025 si potrebbero contare 11 istituzioni scolastiche da ripartire tra le diverse province. Nella provincia dell’Aquila per l’a.s 2024-2025 verranno soppresse tre autonomie scolastiche, una delle quali sarà proprio l’I.C Serafini- Di Stefano” di Sulmona. 

“Ci preoccupa in linea generale la scarsa attenzione che c’è sempre a scuola – ha affermato la Maria Rosaria Lupi Segretaria provinciale di  SNALS Confsal- perché ormai il postulato è: sulla scuola si taglia. Tagli sugli organici e la situazione di oggi è un ennesimo taglio. Nella provincia dell’Aquila verranno soppresse 3 istituzioni scolastiche. Siamo qui all’IC Serafini-Di Stefano proprio perché risulta essere l’emblema di tale criticità.

 Questa scuola verrà soppressa e smembrata. Il plesso scolastico – ha aggiunto Lupi- resta ma viene a mancare la comunità educante e con essa il sentimento, il senso di appartenenza e il punto di riferimento. Da parte della politica non abbiamo avuto risposte. Alla Conferenza Provinciale Organizzazione Scolastica, il Comune di Sulmona era assente. Si sono astenuti il Comune di Avezzano, il Comune di Civitella Roveto e il Comune di Celano. Gli altri hanno votato tutti a favore. Difendiamo questo territorio, difendiamolo perché è nostro e soprattutto perché è il futuro dei nostri figli. Cominciamo da qui per doverci poi lamentare dei ragazzi che vanno via”. 

Chiara Del Signore

Cosa potrebbe cambiare ?

La Regione anche in questa occasione ha mostrato i limiti della sua politica di programmazione e senza promuovere forme adeguate  di tutela dei territori più deboli ricadenti nelle aree interne dell’Abruzzo ha finito  per emanare , con molto ritardo (il 17 ottobre scorso) le Linee Guida corrette senza analizzare  nel dettaglio  delle  tipicità  del territorio della nostra regione ma anche “senza  dare indicazioni sul come coniugare i numeri della popolazione scolastica- hanno spiegato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della scuola- la salvaguardia delle aree montane, la densità abitativa, la rete del trasporto scolastico e la reale  accessibilità dell’offerta formativa”. Le misure che riguarderanno l’Abruzzo prevedono ipotesi di taglio (accorpamenti) per l’anno scolastico 2024-25 di n. 11 istituzioni scolastiche da ripartire tra le diverse province.

In provincia dell’Aquila verranno soppresse per l’a.s. 2024-25 tre autonomie scolastiche:

  1. Istituto Omnicomprensivo di Roccaraso   aggregando i relativi plessi all’I.C. di Castel di Sangro e all’I.I.S Patini-Liberatore;
  • Istituto Comprensivo “ Serafini-Di Stefano” di Sulmona
  • Unendo con l’I.C. Lombardo-Radice i seguenti plessi:
  • Infanzia Via Matteotti e Via Marane;
  • Primarie “ Lola di Stefano”;
  • Scuola secondaria di I^ grado “ Serafini”;

    E con l’I.C. Mazzini- Capograssi i seguenti plessi

  • Infanzia Via Crispie via Angeloni

        c)- I.I.S. Torlonia- Bellisario di Avezzano

C.D.S.

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