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Bugnara: Paolo Carretta e la biografia romanzata di D’Annunzio

Scritto da redazione

In occasione del terzo appuntamento della rassegna di “Libri sotto le stelle”

Bugnara, 1 agosto – Terzo appuntamento a Bugnara di “Libri sotto le stelle”, la rassegna letteraria estiva organizzata dal Centro Studi e Ricerche ‘Nino Ruscitti’.

Ospite della serata di domenica 30 luglio è stato Paolo Carretta con il suo quarto romanzo storico poliziesco “Il volo dell’Asino” edito da Edizioni il Viandante. 

Paolo Carretta, nato a Sulmona nel 1960, ha al suo attivo un percorso ultratrentennale come militare di carriera, ma si è formato nelle università: Laurea in Giurisprudenza, Laurea in Economia e Commercio, Laurea in Economia e Management, Laurea in Scienze della Sicurezza Economica e Finanziaria. Ha ricoperto, dal 2001, incarichi di docenza universitaria presso l’Università di Bologna, l’Università di L’Aquila e l’Università degli Studi “Link Campus University” – Roma. In ambito istituzionale ha svolto rilevante attività di docenza, nonché di partecipazione ad eventi presso le scuole di polizia dell’Amministrazione di appartenenza e di FFPP statali e locali. Coautore di nove titoli in materia di tecnica investigativa e di un testo storico sulla “banda Giuliano”, ha pubblicato 48 articoli su riviste giuridiche. Ha già pubblicato, con altro Editore, due romanzi: Sherlock Holmes e il fuoco della pernacchia, Pernacchie ardite. Malgrado i titoli suddetti non si considera un estimatore del versaccio, riferendosi il termine “Pernacchia” alla mitragliatrice Fiat Revelli 1915.

“Questa può essere intesa la quarta stagione di una biografia romanzata di Gabriele D’Annunzio, vissuta attraverso altri personaggi che lo contornano – ha sostenuto Carretta – Essenzialmente si tratta della sua storia dal 1915 al 1932. La prima data coincide con “Sherlock e Gabriele”; il terremoto della Marsica, la Guerra che sta per scoppiare e il ritorno di D’Annunzio dalla Francia. Finisce, invece, “Il volo dell’Asino” con la Crociera aerea del Decennale di Italo Balbo. 

L’idea è quella di produrre un romanzo che faccia ridere, anche se alcuni argomenti sono di una gravità estrema. Ci tengo a precisare che di D’Annunzio si considera più il gesto che il testo. Tale considerazione rende i libri, anche se risibili nei loro contenuti, inadatti a dei ragazzini. Questo perché D’Annunzio ha condotto una vita altamente spettacolare, coraggiosa, però da vizioso che tutti conosciamo”.

Presente all’evento anche il Professor Malvestuto che ha allietato i presenti con letture significative estrapolate dal testo e con interessanti considerazioni critiche letterarie. 

Il romanzo di Paolo Carretta è denso di significato, colmo di note storiche ignote ai più, dunque molto interessanti da scoprire. Vi è, inoltre, una documentazione illustrata che fa da cornice ad una storia originale, simpatica e di spessore culturale. 

Lo stesso titolo dell’opera nasconde riferimenti legati alla cultura tradizionale abruzzese. 

“In Abruzzo si dice: “trotto d’asino poco dura” – continua Paolo Carretta – nel senso che anche se una persona dalle caratteristiche di basso pregio tende ad imitare il trotto del cavallo, prima o poi finirà per rompere l’ordine, correndo. In questo caso l’asino arriva a volare, quindi delude tutta una serie di aspettative malevole di nemici che lo circondano. Qui si tratta di alcuni militari di carriera che affrontano un duro periodo che va dal 1915 al 1932 che include sia la partecipazione alla Grande Guerra che alla lotta alla corruzione in Italia. Questi soggetti si troveranno a vivere una vita difficoltosa nei tempi del fascismo. Basti dire che, immediatamente dopo la Prima guerra mondiale, si è verificato un fenomeno in Italia, già avvenuto in Inghilterra nel 1820, cioè il traffico delle ossa dei morti in guerra”. 

Chiara Del Signore

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