Home Politica Vicenda A24-A25: la sen. Di Girolamo ora  “bacchetta” Salvini

Vicenda A24-A25: la sen. Di Girolamo ora  “bacchetta” Salvini

Scritto da redazione

Sulmona, 31 luglio– “Il tavolo slitta a settembre. Le menzogne di Salvini hanno le gambe corte ma sindaci, territori e operai aspettano risposte. Il problema dei mentitori seriali è la memoria, perché devono ricordare le sciocchezze che raccontano per non cadere in errore. A Salvini facilito il compito e lo ricordo io”

“Era lo scorso mese di novembre quando nell’Aula del Senato gli chiesi di convocare al più presto il tavolo istituzionale previsto dall’articolo 7-ter del decreto-legge 16 giugno 2022, n. 68. Lui mi rispose testualmente: “attenzione assolutamente pressante…Per quanto riguarda il tavolo che lei auspicava, condivido assolutamente la necessità di avere quanti più esponenti dei territori e delle amministrazioni locali di qualsiasi colore possibile intorno ad esso…La A24 e A25 sono uno dei primi dossier che mi sono stati posti sul tavolo…”

Così la senatrice pentastellata, che aggiunge: “Ad oggi quel tavolo resta inascoltato e la riunione prevista per luglio è slittata a settembre. Ci sono  117 sindaci che chiedono di essere convocati e bussano alla sua porta da mesi, e Salvini continua a far finta di niente. 

Ci sono 750 operai – fra dipendenti SdP, Parchi Global e Infraengineering – che da mesi vivono nell’incertezza. A loro erano state garantite continuità occupazionale e riassorbimento nella newco statale di cui si sono perse le tracce.

Mi chiedo nuovamente quando Matteo Salvini inizierà a fare il ministro delle Infrastrutture e ad affrontare i problemi del Paese. L’atteggiamento di questo governo nei confronti della regione Abruzzo è ormai  ben definito: via i soldi del Pnrr per la Roma-Pescara e questione A24/A25 messa nel dimenticatoio e rimandata sine die, forse in attesa che qualcuno che conosciamo bene proponga la soluzione ideale. Sì perché il 31 dicembre scade la concessione Anas e un certo Toto pare sia pronto a tornare”.

“Spero di essere smentita”, conclude la senatrice.

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