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(dibattito) – Marsilio: quattro anni di chiacchiere

Scritto da redazione

di Gianni Padovani *

Sulmona, 3 aprile– La Regione nuova e moderna presentata nei giorni scorsi dal presidente Marsilio esiste solo nei suoi comunicati stampa. Il governo regionale, in quattro anni di fumo, ha prodotto poco più di una disturbante serie di promesse non realizzate. Una Giunta regionale litigiosa al suo interno, lenta e indecisa, caratterizzata da opacità ed immobilismo, che ha lavorato alla giornata e protetto gli interessi della costa a scapito delle aree interne. Un presidente che cerca di accreditare risultati non raggiunti, in vista della prossima campagna elettorale dove sarà costretto a ricandidarsi per mancanza di comodi strapuntini romani. 

Il Re è nudo. Marsilio dovrebbe sapere che a un anno dal voto non si continua a promettere ma si rendiconta ai cittadini! Peccato per noi abruzzesi che poco di rilevante sia stato realizzato da Marsilio ed ancora più drammatica sia stata la totale mancanza di azioni per le aree interne. La Sanità aquilana è in corso di evidente depotenziamento, la città capoluogo è stata emarginata dalle grandi direttrici europee della mobilità né ha avuto alcuna importante opera infrastrutturale. Interi comprensori come la Marsica sono stati semplicemente dimenticati: nulla di fatto sull’impianto irriguo del Fucino, sull’Interporto, sulla difesa del Tribunale. E soprattutto è a rischio, grazie al duo Meloni-Marsilio, pure la ferrovia Roma-Pescara, sulla quale il precedente governo aveva appostati quasi 2,5MLD di euro che quasi sicuramente finiranno altrove.  

La Sanità regionale nel suo complesso è nettamente peggiorata nei quattro anni marsiliani: un piano ospedaliero confuso e sbagliato, quasi €800mln bloccati e in attesa di essere investiti,  PNRR in ritardo, mentre le liste di attesa sono una vergogna regionale e migliaia di abruzzesi sono costretti a curarsi altrove. Sui fondi europei, la programmazione regionale non è migliorata e rischiamo di perdere €32mln sui fondi strutturali, mentre sui bandi diretti siamo all’età della pietra. Le poche opere infrastrutturali realizzate, come l’allungamento della pista dell’aeroporto di Pescara, sono dovute alle risorse recuperate dalla precedente Giunta, mentre sul Masterplan l’unico merito di Marsilio sono i ripensamenti, i rinvii ed i ritardi. E Marsilio ha pure mancato l’obiettivo strategico dell’attivazione del corridoio tirreno-adriatico, punto prioritario del suo Programma di mandato.

 Nulla di fatto, inoltre, sulla gestione della fondamentale risorsa acqua, di cui siamo ricchi ma che va dispersa per le reti colabrodo, la cattiva gestione dei reflui, il mancato coordinamento tra gestori, con zero progetti contro la siccità e zero fondi dal PNRR. 

L’elenco delle cose non fatte è lunghissimo…dopo quattro anni di “nullismo” al governo, l’Abruzzo è una regione in ritardo che sta scivolando verso il Sud nei suoi principali indicatori economici. Perdiamo occupazione (-20.000 posti di lavoro  solo nell’ultimo anni), aumentano i disoccupati e quindi i poveri, aumenta il disagio sociale. Ma la sintesi di tutte le incapacità del governo regionale è l’andamento negativo della produttività di sistema (prodotto/occupati), una caduta  preoccupante che continuerà se continuerà questo governo-del-nulla.

In questo scenario, non è un caso se l’Abruzzo perde popolazione, quasi 60mila abitanti in meno, e perde soprattutto il futuro, perché i giovani dai 15 ai 31 anni sono in fuga dalla nostra terra in cerca di migliori opportunità, opportunità che l’Abruzzo non sa dare anche per l’inerzia del governo regionale. 

E cosa dire del cavallo da battaglia della campagna elettorale di Marsilio, la riduzione delle tasse! Il cavallo si è azzoppato prima ancora di partire! Eppure il Programma di mandato è chiarissimo: “La lotta agli sprechi, alle rendite di posizione, agli enti inutili, la compressione delle spese ordinarie, la diffusione della digitalizzazione nell’amministrazione, la riorganizzazione dei settori permetterà di recuperare risorse che saranno destinate alla riduzione del carico fiscale.” Ed invece di ridurre le tasse a tutti come promesso, a Regione vuole far pagare il bollo auto ai terremotati aquilani del 2009! 

La Regione a guida Marsilio è una continua contraddizione tra quello che si dice e quello che si fa. Un Governo regionale incapace di governare che ha fallito tutti gli obiettivi rilevanti del suo stesso Programma, ed ha fatto una politica di piccolo cabotaggio semplicemente perché è incapace di far contare l’Abruzzo. E’ ora di cambiare!

  • Segretario Regionale Psi

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