“I giornalisti non sfidano l’ordine costituito, non è questo il loro ruolo. Descrivono soltanto quello di cui sono testimoni”: Anna Politkovskaja
di Sergio Venditti *

Sulmona,13 giugno- “Alea iacta est”! il dado e tratto: l’elezione al primo turno del nuovo sindaco della Città, l’Avv. Luca Tirabassi, civico, con la sua maggioranza di centro-destra, rappresentata in Consiglio Comunale dagli eletti dal voto popolare.
Ora il Primo Cittadino, che ha già detto di voler rappresentare tutti i sulmonesi, deve dare il meglio, con una squadra coesa e competente, capace di tradurre il programma di governo in atti amministrativi coerenti e tempestivi, già nei primi “100 giorni” della legislatura 2025-2030.
In genere nella “luna di miele“, i cittadini sono più attenti e tolleranti, dei suoi stessi consiglieri eletti, a cui vanno chieste maggiori responsabilità ed il dialogo sempre aperto, per perseguire “il Bene Comune”, senza per questo rinunciare alle proprie opinioni ed alla visibilità politica e personale. Da questi elementi, nel loro giusto equilibrio, tra la legittima esigenza di un governo stabile, ma non immobile, aperto, ma non ondivago, si potrà capire come si consumerà non solo la prima fase, ma come si consoliderà il rapporto, che dovrà dispiegarsi per produrre la sua agenda programmatica. In tal senso, a nostro avviso, il sindaco Tirabassi dovrà modulare ancor più le sue qualità oratorie e di comunicazione, in funzione del ruolo effettivo dei suoi assessori, con deleghe dirette o più di rappresentanza dei propri gruppi o dei partiti di riferimento?
In buona sostanza Egli dovrà esercitare un ruolo di coordinatore solo all’interno o soprattutto fuori dalla sua Amministrazione, imparando dalle lezioni passate, per assicurare ad essa non solo la stabilità, ma anche la produttività del suo governo?
L’esperienza, anche recente, del sindaco “uomo solo” al comando è fallita, spesso dissolvendo la maggioranza delle urne sui protagonismi individuali. Un generale clima di concordia e di fattiva operatività, è essenziale, con una salda alleanza dei gruppi consiliari ed i partiti della coalizione, selezionando al meglio le risorse umane, decisive per il successo dell’intero progetto di governo.
Da qui la stessa scelta di uomini e donne, in equilibrio tra loro, anche in competenze e in rappresentanza di tutte le fasce generazionali. Poi la scelta di un adeguato apparato di governo, dovrà avere più innesti manageriali, che meramente settoriali, al fine di rendere più snella e dinamica l’azione burocratica, aperta a maggiori sinergie pubblico-privato(con il ruolo incisivo delle varie associazioni del Terzo Settore), tagliando i tempi, ma anche gli sprechi di risorse già scarse, senza aumentare la già pesante tassazione locale, che non favorisce certo la creazione del bene essenziale del lavoro e dei servizi al cittadino.
Un segnale vitale da dare ad un’ economia in sofferenza, favorendo altresì l’arrivo di nuovi capitali ed investimenti, anche internazionali, frenando cosi i processi di deindustrializzazione e di delocalizzazione degli impianti come per la Magneti Marelli, in un’area industriale da rivitalizzare e riorientare. Questi sono i reali valori aggiunti che insieme a tutte le risorse finanziarie possibili, a partire dal PNRR e dai fondi di coesione dell’UE, potranno rappresentare la spinta vitale, per uscire in tempi ragionevoli, da una perdurante stagnazione economica e con essa sociale, segnata altresì dalla grande” fuga dei cervelli” giovanili, da tutte le nostre “Aree Interne“, che mina alla base la sua stessa “identità culturale“, pur ancora resiliente nello “spirito peligno”, per la sua grande storia passata.
Quest’ultima è stata sempre evocata, non senza retorica, dai vari attori politici saliti alla ribalta, ma talvolta più per nascondere la mancanza di proposte vere ed attuali, dissoltesi dopo una lunga campagna elettorale, spesso fatta di promesse. Questa, è bene ribadirlo, è finita con gli slogan ad effetto, da superare ora con lo studio dei vari dossier da affrontare energicamente e l’esperienza insegna, senza fare “tabula rasa” dei progetti in itinere, per evitare di perdere preziose risorse e tempi attuativi. Le politiche di bilancio sono essenziali per definire il quadro dell’azione di governo, verificandole e se necessario modificandone le priorità pluriennali, con le deleghe affidate a riconosciute esperienze specifiche. Poi, come già raccomandato, la “Città di Ovidio“, ma anche di G.Capograssi, non potrà essere solo un richiamo rituale, ma dovrà definire chiare opzioni per rafforzare la sua immagine, anche internazionale, di centro di cultura, arte e turismo del “dolce vivere”, declinato in tutte le sue accezioni storiche, architettoniche, religiose, ambientali, sportive ed enogastronomie, capaci di “mettere a sistema” il suo immenso ed unico patrimonio secolare, che la Storia le ha consegnato, con l’impegno a valorizzarlo, attraverso sia la visione che la lungimiranza. Ora o mai più.
*giornalista
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“Il compito degli uomini di cultura è più che mai oggi quello di seminare dei dubbi, non già di raccogliere certezze”. Norberto Bobbio, 1955.