Home Politica Demos: le sconfitte non sono mai orfane né di madre né di padre.

Demos: le sconfitte non sono mai orfane né di madre né di padre.

Scritto da redazione

di Alfonso D’Alfonso*

Sulmona,29 maggio-“Demos la propria sconfitta alle elezioni amministrative di Sulmona l’aveva già subita non riuscendo a costruire una lista credibile per concorrere alle elezioni. Tanti apprezzamenti e disponibilità a far parte del progetto politico ma al momento della candidatura c’erano sempre motivi validi per dire di no. Il clima pesante per il centrosinistra si respirava da tempo, già da quando la città aveva preso atto che la scelta fatta per voltare pagina dopo l’amministrazione civica ispirata ad Andrea Gerosolimo si era arenata.

Non parlerei francamente di tradimenti, non ho visto nessun colpo alle spalle ma solo di  un fallimento, questo si. Una sconfitta così nitida e netta  che non ha risparmiato niente e nessuno, a cominciare da noi, immuni da responsabilità del passato.

La débâcle non può essere attribuita a delle cause legate a scelte di un pezzo della vecchia maggioranza, che d’altronde da anni aveva assunto una posizione critica alla luce del sole, con motivazioni più o meno condivisibili ma comunque rese pubbliche e non tenute nascoste dietro le quinte. Più volte ho suggerito di portare all’attenzione del tavolo regionale il caso Sulmona dove si percepiva la frattura nel centrosinistra e con la città delusa dalla mancanza di  risposte chiare, nonostante la fiducia accordata alla coalizione vincente alle precedenti amministrative. Forse mi sbaglio, ma più che  una coalizione per amministrare  Sulmona si era costituita un’alleanza per sconfiggere il civismo  di Andrea Gerosolimo, cosa questa non sufficiente  a fare da collante per una coalizione politica e per giunta con forti divergenze interne. 

Altra riflessione merita il tema della Sanità Regionale e il grande investimento politico che il Patto per l’Abruzzo sta facendo su questo servizio essenziale per tutte le cittadine ed i cittadini.

Per quanto riguarda questo diritto primario ed assoluto ci si aspettava ben altra risposta dalle elettrici ed elettori poiché la questione salute e ospedale sono temi molto sentiti principalmente a Sulmona.

Al contrario si è dovuto constatare che gli operatori del settore Medico e paramedico candidati con la destra hanno fatto il pieno dei voti, a dimostrazione che la nostra azione politica non è stata percepita dalle nostre potenziali elettrici ed elettori. 

È inutile impegnare tempo ed energie quando questo sforzo non viene recepito, non perché non sentito, ma semplicemente perché   è stato supportato da una comunicazione che evidentemente non è riuscita a  raggiungere e convincere  i tanti elettori delusi  dal governo  Marsilio  che domenica e lunedì hanno preferito disertare le urne.

Purtroppo la sconfitta delle elezioni amministrative 2025 non è stata  circoscritta solo a Sulmona, andata anticipatamente alle urne, ma ha riguardato anche Ortona dove il centrosinistra è stato rilegato a un ruolo marginale dall’elettorato; purtroppo abbiamo perso ovunque vi fosse stata la minima possibilità di essere sconfitti nelle quattro province dove si è votato.

E’ arrivato il momento che tutti i soggetti politici costituenti il Patto per l’Abruzzo debbono fare i conti  con  i propri errori  se non vogliamo essere relegati a perdenti di professione, in una Regione dove una minoranza di destra governa, grazie a noi, rispetto agli aventi diritto al voto.

 E’ doveroso un cambiamento radicale dove vengano ridiscusse le ragioni, i programmi, i criteri di selezione della classe dirigente del centrosinistra in Abruzzo, ormai sconnesso da tutto ciò che la maggioranza delle abruzzesi e abruzzesi si aspettano da una politica realmente progressista di  tutto il centrosinistra e che non sia soltanto di facciata.

In ultima analisi  stiamo percorrendo una strada che ci condurrà sistematicamente di sconfitta in sconfitta senza alcuna possibilità di competere per il governo della regione e dei territori. 

Far finta di niente sarebbe da incoscienti, smettiamola una volta per tutte  di difendere posizioni e carriere personali, difesa utile a garantire privilegi per pochi, ed è anche su questa scelta che il centrosinistra a livello nazionale è in netta controtendenza rispetto ai nostri risultati locali. 

E’ giunto il momento di imboccare una strada, che seppur  irta di difficoltà , va percorsa  con grande umiltà ed introspezione, guardando  la trave nel proprio occhio  piuttosto che il  granello di polvere nell’occhio del vicino.”

*Segretario Regionale ‘Demos’

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