
Sulmona,18 maggio– Ancora una settimana, forse, e poi la città potrà contare su una nuova amministrazione comunale ponendo fine a quella forma di isolamento istituzionale che ha relegato la nostra città in un angolo insignificante e anche molto dannoso.
Lasciare una comunità come Sulmona che ha tanti problemi da risolvere per sei mesi senza una guida e una rappresentanza utile è stata una scemenza incredibile di cui solo chi è attento a quello che è accaduto in Abruzzo, a Roma e anche a Bruxelles può capire il danno e la mortificazione che Sulmona ha dovuto subire in una fase così delicata come quella che stiamo attraversando.
Si pensava che almeno in questa campagna elettorale coloro che hanno regalato a Sulmona una condizione così mortificante avessero aperto bocca e spiegato alla nostra gente le ragioni di quel comportamento. Ma non abbiamo sentito balbettare nulla e forse molti di quei protagonisti che in una città normale sarebbero impresentabili, sono inseriti in qualche lista e vanno racimolando voti magari per avviare la seconda parte di questa strategia sempre pronta degli sfascisti.
Ieri un amico carissimo mi ha chiesto cosa è emerso in questa campagna elettorale, quali segnali sono stati colti e quali suggerimenti utili sono emersi per costruire una stagione migliore per Sulmona .
Lo ammetto ho dovuto scrollare le spalle e raccontare che probabilmente Sulmona non potrà raccogliere nulla da questa occasione. Ad una settimana dal voto non siamo riusciti a cogliere una proposta apprezzabile, utile, competitiva capace di dare uno scossone all’apatia e indifferenza.
Una competizione, forse la peggiore occasione degli ultimi trent’anni, in una città che pure ha tante cose da raccontare e che vanta una storia e un prestigio straordinario in politica. Questa volta nulla. Non basta aprire tante sedi elettorali, costose, in pieno centro; non basta riempire gli spazi elettorali( e non solo) di manifesti sproporzionati per colori e dimensioni e soprattutto non basta portare in processione lungo corso Ovidio tanti personaggi della politica nazionale e regionale che negli ultimi sette anni non si sono mai interessati della nostra città. Provare per credere ripeteva sempre qualcuno.
Quali atti significativi ( politici e amministrativi) sono stati adottati negli ultimi sette anni in Regione dai nostri governanti in favore di questa città? E a Roma ? E chi ha provato a chiedere fra i tantissimi candidati per un seggio a Palazzo San Francesco le ragioni di questa indifferenza? Eppure i problemi e preoccupazioni per la sanità anche dalle nostre parti non mancano. Lo stesso vale per i problemi del lavoro, dei trasporti ( servizi addirittura indeboliti),per le nuove povertà che aumentano. D’altra parte chi conosce poco delle vicende politiche e amministrative che si sono accumulate cosa può chiedere per ai tanti ospiti che sono arrivati il bene della città?
Eppure in città sono passati in processione uomini (e donne) di governo, parlamentari, consiglieri e Assessori regionali che per molti anni non li abbiamo sentiti mai pronunciare una parola di sostegno o solidarietà per questa città. La vicenda della chiusura dell’Agenzia di Promozione Culturale( e servizi connessi in Piazza Venezuela) è clamorosa eppure in queste ultime ore, alla fine di questa campagna elettorale, qualcuno ha promesso un apposito disegno di legge per risolvere il problema dopo sette-otto anni di completo disinteresse. No, così proprio non può andare e francamente questi metodi non piacciono alla nostra gente.
Fra qualche settimana avremo nuovi amministratori, molti saranno sicuramente nuovi e giovani. Speriamo siano animati da altri obiettivi e passioni perché diversamente se cambieremo solo i musicanti e la musica sarà sempre la stessa le prospettive non saranno migliori. Povera città !!. Ma di questo riparleremo presto. Buona domenica a tutti.
Asterix
1 Commento
Bella fotografia di una città che non è più’ quella di una volta