
Sulmona,12 maggio-Stanco, per usare un eufemismo, di una campagna elettorale condotta dalla maggioranza dei “candidati” sulla base delle solite generiche promesse, più simili alla satira di Cetto Laqualunque che a un serio impegno programmatico, proseguo nell’illustrare il mio progetto culturale relativo alla Città dei Libri, riportando solo alcuni dei punti che erano in corso di realizzazione al momento della caduta dell’Amministrazione. Nelle prossime puntate descriverò, oltre ai libri e sempre brevemente, gli altri punti dell’attività culturale che Sulmona merita.
- Recupero del Patrimonio documentale e Librario: adozione delle biblioteche “orfane”.
Sulmona nei decenni/secoli ha subito spogliazioni di importanti patrimoni librari a partire dalla biblioteca dell’Abbazia Celestiniana del S. Spirito. Più di recente non si è stati capaci di trattenere in Città biblioteche importanti, come ad esempio quella di Giovanni Pansa, finita nel Museo delle Genti in Pescara.
L’inversione di rotta è però iniziata con una grande attenzione nei confronti delle notevoli, per dimensioni e qualità, biblioteche di studiosi Peligni scomparsi, per impedirne assolutamente la dispersione, puntando all’organizzazione di una efficiente azione di valorizzazione. È stata intrapresa, seppure con grande difficoltà e grazie alla preziosa collaborazione di capaci volontari, una catalogazione delle raccolte e fondi per consentirne non solo la formale acquisizione da parte dell’Amministrazione Comunale, ma anche e soprattutto la massima fruizione da parte di studiosi. Numerosi e di pregio sono i fondi e biblioteche sulle quali si sta lavorando al perfezionamento di donazioni e comodati d’uso da parte degli eredi nell’ottica di evitare che il nostro patrimonio librario e documentale vada disperso. Tra le altre: Fondo Francesco Sardi de Letto, Fondo on. Speranza, Biblioteca Mario Marcone, Biblioteca Ezio Mattiocco, Biblioteca Savarese/Morbiducci, Biblioteca Ovidiana (Giorgio De Gregori) e microfilm Codici Vaticani, biblioteche mediche Sciuba e Masciangioli, biblioteca d’Arte del M° Pallozzi.
- La biblioteca “Diffusa”:
Le biblioteche con i loro libri, pur avendo subìto a partire dal secolo scorso un affiancamento sempre più invasivo da parte di altri mezzi di comunicazione di massa e di memoria collettiva, costituiscono ancora un importante presidio di conoscenza e di istruzione per ampi strati della popolazione, e sono ancora fondamentali per la diffusione della lettura, per un proficuo avvicinamento al libro e per la crescita culturale complessiva dei cittadini. Le biblioteche restano supporto della istruzione di base e della lotta contro l’analfabetismo, compreso quello di ritorno.
Mutuando l’esempio della ricezione alberghiera, che ha pensato di adattare la propria impostazione di accoglienza degli ospiti nei borghi e nelle città d’arte le cui caratteristiche lo consentano, rimodulandosi nel cosiddetto “albergo diffuso” al quale corrisponde una dislocazione in molteplici punti delle camere con efficace centralizzazione dei servizi, stiamo lavorando per realizzare nella città di Sulmona una Biblioteca Diffusa perfettamente inserita nei tanti spazi inutilizzati o sottoutilizzati reperibili nel centro storico (Palazzo Sardi, Palazzo Mazzara, Palazzo Ricciardelli, ex Distretto-San Domenico, Museo Ovidio, Centro Regionale Portoghesi, Casa Capograssi, Polo Museale San Chiara. Liceo Ovidio) lì sistemando i vari diversi fondi. Sarà indispensabile una intelligente opera di allocazione tematica – ad esempio dedicando al Fondo Ovidiano l’intero spazio bibliotecario compreso nel Museo di Ovidio (ex Convento Santa Caterina perfettamente restaurato) -Tutte le biblioteche saranno strettamente collegate con una centrale unica per tutti i servizi bibliotecari, proprio come si fa come si fa per gli alberghi diffusi nei borghi di pregio, che troverà sede nella Biblioteca Comunale non appena ristrutturata e resa fruibile. Le varie articolazioni non saranno aperte tutte contemporaneamente, ma a rotazione prestabilita e certa nel tempo e si può pensare per quelle più specialistiche a un accesso su appuntamento. Prevista dall’Amministrazione l’assunzione di dirigente culturale per il settore bibliotecario. Già in essere il supporto del volontariato con la massima disponibilità dei PONAlumni (associazione degli ex alunni del Liceo Ovidio), dei membri dell’Accademia Sulmonese Agghiacciati e il ricorso intelligente ai giovani del Servizio Civile.
In tal modo Sulmona avrà una “biblioteca delle biblioteche” tutte agevolmente raggiungibili a piedi perché allocate nel suo meraviglioso centro storico.
- “Ninna nanna, ninna oh!”
Leggere da subito, leggere per sempre. Si tratta di un quaderno di istruzioni per la lettura dedicato ai genitori e consegnato alle famiglie dei nuovi nati residenti in Sulmona. La prima consegna ai nuovi nati è avvenuta con una cerimonia tenuta in Sala Consiliare il 27 novembre 2024. A tutti i nuovi nati residenti in Sulmona da quella data il quaderno veniva spedito direttamente a casa, sino alla caduta dell’Amministrazione.
È bello pensare che i nuovi nati nella nostra Sulmona saranno in futuro degli appassionati lettori. La qualità della vita in una Comunità che legge senz’altro sarà migliore: è documentato il ruolo importante che la cultura riveste nella costruzione della coscienza civica, del pensiero critico e soprattutto sulla realizzazione del pieno benessere individuale.
Esistono infatti numerosi e validati studi che dimostrano come la cultura possa divenire strumento di crescita sociale, mentre altre ricerche evidenziano la positiva incidenza che una facilitazione di accesso ad attività culturali determinerebbe su alcuni parametri di valutazione della salute come la riduzione della morbilità, del numero dei ricoveri e della loro durata e infine la riduzione del consumo di farmaci. Stimoli alla lettura e alla partecipazione a corsi post scolastici, arte negli ospedali, musicoterapia, esperienze culturali nella terapia del dolore e azione sui processi di invecchiamento attivo, dopo un periodo nel quale sono stati confinati al rango di curiosità, sono ora accettati nel novero della ricerca scientifica accreditata e inseriti a pieno titolo tra agli approcci “concreti” e “realistici” al welfare.
In questa ottica, è intenzione della nostra Città far sì che i suoi piccoli cittadini si accostino al libro e alla lettura sin dai primi momenti della loro vita, con l’intelligente mediazione dell’adulto nelle prime fasi, per passare poi alla lettura autonoma. Questo aiuterà il loro sviluppo intellettivo, il pensiero critico, faciliterà il conseguimento di pensiero critico, di una propria autonomia e in ultima analisi la partecipazione attiva, poi, alla vita della nostra comunità. Tutto questo sarà possibile solo con la partecipazione consapevole dei genitori ai quali queste pagine sono dedicate.
Carlo Alicandri Ciufelli