Home Attualità Sulmona: donate  400 locandine che raccontano la storia del Teatro Caniglia

Sulmona: donate  400 locandine che raccontano la storia del Teatro Caniglia

Scritto da redazione

Cerimonia molto partecipata a dieci anni dalla scomparsa dell’avv.Pasquale Speranza

La cerimonia di questa mattina nel foyer del Teatro Caniglia condotta dal giornalista Giuseppe Fuggetta

Sulmona, 27 aprile-Cerimonia semplice ma carica di grande significato umano, culturale e anche con la necessaria commozione  quella organizzata  stamani a Sulmona nel foyer del Teatro Caniglia nella ricorrenza del decimo anniversario della scomparsa ( 11 aprile 2015) dell’avv. Pasquale Speranza professionista assai noto ed apprezzato ma soprattutto infaticabile uomo di cultura appassionato di teatro e Presidente/Fondatore del Teatro Club Sulmona

L’occasione è stata offerta dalla cerimonia ufficiale per la consegna al Comune da parte dei familiari  di quella raccolta di locandine che   testimoniano un pezzo di storia  importante per la nostra città

L’Avv.Pasquale Speranza

Un patrimonio di ben 400 locandine, raccolte con cura e attenzione  che da sole raccontano la qualità di tanti spettacoli ed il valore di tanti protagonisti che hanno raggiunto la nostra città nel corso  degli anni.

I documenti rappresentano la quasi totalità delle rappresentazioni teatrali (opere in prosa o di musica lirica, operette, ma vi troviamo anche concerti, accademie vocali e strumentali,…) risalenti al periodo tra il 1958 (anno di fondazione del Teatro Club Sulmona) e il 2007 ,

“Questi documenti, è stato ripetuto nel corso della cerimonia di questa mattina, oltre a testimoniare l’attività artistica di Sulmona, costituiscono, in realtà una buona fonte di informazioni sulla storia locale perché ci parlano della vita quotidiana della città, delle sue opportunità di cultura e di svago e delle persone a vario titolo coinvolte nelle attività  teatrali di Sulmona. Ci consegnano un panorama di arte ed artisti che tutti conoscono perché fanno pare della storia del Teatro Internazionale e della letteratura mondiale e toccano, per ognuno di noi, corde di sentimenti e di memorie intime e collettive”. 

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