WWF e Legambiente: «Centrale SNAM incompatibile con quel territorio» Pregi ambientali e rischio sismico non possono essere ignorati
Sulmona, 9 settembre- Un Orso bruno marsicano a
Case pente di Sulmona, sito sciaguratamente scelto, benché in zona sismica 1 (massimo rischio della scala), per la realizzazione della Centrale di compressione del gasdotto Snam. Segnalazione verificata e validata dagli addetti ai lavori e confermata da una comunicazione arrivata al
Focal point della Rete di monitoraggio dell’Orso bruno marsicano dai Carabinieri forestali.L’osservazione non fa che confermare quanto da tempo le Associazioni ambientaliste e le Amministrazioni comunali affermano rispetto alle evidenti criticità del progetto Snam e ribadisce l’assurdità della realizzazione di tale opera in un’area di indubbio pregio naturalistico. Non a caso nel ricorso, redatto dall’avv. Francesco Paolo Febbo, presentato da
WWF e Legambiente per l’annullamento della Deliberazione del Consiglio dei Ministri per l’autorizzazione alla costruzione della Centrale Snam, viene testualmente riportato “…
va altresì osservato come alcuni studi rilevino anche che nella fase di cantiere, e in alcuni casi (centrale di compressione) anche in modo permanente, l’opera in oggetto comporterebbe una frammentazione ambientale con non trascurabili conseguenze sulla mobilità faunistica in un’area, la Valle Peligna, di grande rilievo per le connessioni tra il Parco Nazionale della Majella, il Parco regionale Sirente-Velino e il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga, con particolare rischio per specie prioritarie, a cominciare dall’orso marsicano, a grave rischio di estinzione… ”
Se mai ce ne fosse stato bisogno, la segnalazione della presenza dell’Orso a Case Pente non fa che confermare l’importanza dell’area come corridoio di espansione di questa specie, la cui sopravvivenza è legata proprio alla possibilità di aumentare il proprio areale al di fuori della core area, la zona cioè dove la presenza è accertata e confermata da tempo, come quella del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise e dintorni.
La conservazione dell’Orso è una priorità assoluta per la Regione Abruzzo, ma anche per il Ministero dell’Ambiente e per l’Europa. Tutte le opere che possono interferire con la diffusione della specie, contrastandone l’espansione a causa del disturbo provocato, delle barriere introdotte, della frammentazione dell’habitat vanno dunque attentamente valutate ed evitate, in nome di quella che dovrebbe essere una priorità assoluta di gestione del territorio e di coerenza alla vocazione naturalistica e ambientale che indubbiamente la Valle Peligna può vantare.
