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Sulmona e la politica dell’apparire

Scritto da redazione

Sulmona, 13 aprile–  In una città dove la politica (quella vera ovviamente) sembra scomparsa, dove i partiti fanno come le tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo) è il trionfo della mediocrità e del fumo. Anzi se vogliamo dircela tutta è una corsa smodata ad apparire sopratutto di chi ha un ruolo nelle Istituzioni.

In questi giorni se ne vedono di tutti i colori. Parlano di tutto  le nostre donne in politica pur di apparire dinanzi ad una telecamera e balbettare qualcosa. Lo abbiamo visto ieri in occasione della visita del nuovo Assessore alla Sanità Nicoletta Verì che è stata anche a Sulmona, come sta facendo ovunque, per rendersi conto della condizione delle  strutture ospedaliere. La sua visita non è stata una novità e non ha concorso nessuno a portarla. La Verì che è  donna  concreta impegnata in politica da tempo lo aveva annunciato  a margine dei lavori della seduta d’insediamento del nuovo Consiglio regionale. Quindi nessuna novità ma una visita programmata e doveros

Il potenziamento degli organici? Vedremo, anche perché i margini di manovra rispetto ai programmi e organizzazioni già fissati sono condizionati tutti dalle risorse finanziarie disponibili e che vanno semmai adeguati in rapporto alle linee che fisserà il Consiglio regionale. Le emergenze? Questo è discorso a parte che va analizzato di volta in volta e va considerato solo scelta provvisoria. Peccato che alcune di queste donne quando Sulmona usciva dai poli di attrazione e l’Ospedale veniva declassato stavano dall’altra parte della città. Ma la chicca della giornata è sicuramente del quotidiano ‘Il Centro’ che ha fatto un titolo a tutta pagina  “Di Masci riapre corso Ovidio’. Perbacco ci siamo chiesti  chissà cosa sarà accaduto a nostra insaputa. Nulla di particolare solamente la rimozione di una piccola transenna rossa che si usa durante i piccoli lavori manuali. Ma il giornale pur di far apparire il Consigliere comunale, passato a sostenere il sindaco Casini e la sua maggioranza, come eroe  e di cui da tempo si sono perse le tracce ci ha raccontato, parola più parola meno, che lo stesso Di Masci è corso in Comune  a sollecitare la rimozione del segnale che appariva da intralcio al traffico. Che sforzo! Ma intanto aveva guadagnato da eroe gli onori della cronaca locale e questo è già sufficiente di questi tempi. (h.9,30)

Asterix

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