Sulmona, 3 gennaio– All’alba del nuovo anno, l’undicesimo per questo giornale, tutti ci interroghiamo su cosa è giusto sognare, e sperare, per questo 2021 pur nell’incertezza in cui tutti siamo costretti a vivere. La città si è svegliata con tanti problemi, vecchi e nuovi, che attendono risposte o di essere avviati a soluzione senza indugi e senza tentennamenti di comodo. La politica che si siamo lasciati alle spalle nell’anno appena concluso non serve piu’ a Sulmona e non piace piu’ alla gente.
Tutti hanno capito che chi si alimenta solo di polemiche e chiacchiere in questa città ha fatto il proprio tempo. E se teniamo conto che fra qualche mese i sulmonesi potrebbero essere chiamati a scegliere i futuri amministratori ( molto dipende anche dall’andamento della pandemia che potrebbe portare ad uno slittamento l’appuntamento con il voto) il rischio grosso per Sulmona è di ritrovrsi nell’impossibilità di garantire il cambiamento da tutti auspicato.
Già perché a molti fa comodo continuare a pensare di andare avanti in questo modo con “ il tirare a campare” come se le sfide che attendono la città possano risolversi da sole o grazie alla protezione di qualcuno.
Questo oggi non è piu’ possibile perché nella politica dei nostri tempi o si è protagonisti e determinati a guidare una città complessa come la nostra o si resta indietro. Ma bisogna soprattutto capire che l’interlocutore istituzionale di riferimento non è più il sindaco della città ma la Regione, i suoi organi, le sue rappresentanze istituzionali. Quindi protagonisti non solo a Sulmona ma anche in Abruzzo
Eppure mentre la politica nella altre città camminava speditamente ed in modo diverso a Sulmona negli ultimi anni si è mossa con le ruote sgonfie restando comodamente a lamentarsi sulle difficoltà che i governanti di Palazzo San Francesco incontravano strada facendo. Magari a ironizzare anche sul colore del vestito del sindaco o di qualche Assessore Altro che solidarietà e Sulmona “ prima di tutto” come recitavano slogan delle tantissime liste che parteciparono alla competizione amministrativa nel 2016
Quello che è successo dopo tra trasformismi, tradimenti, cambi di coalizione, di partiti, di idee ( poche),programmi( nulla) lo ricorderemo nel tempo. E a proposito di solidarietà che malinconia asssistere al silenzio di quelle donne, che in Consiglio comunale( tutte) e fuori ( eccezion fatta della sen Di Girolamo e della Consigliera regionale Scoccia), ma anche gli uomini alla Fracchia, di fronte agli attacchi gratuiti e scomposti di Sgarbi nei confronti del sindaco di Sulmona, che anche il mio sindaco ,e rappresenta l’intera comunità sulmonese hanno taciuto comodamente e timorosi di balbettare qualcosa. E i partiti,i Movimenti, le Associazioni perché tutti in silenzio?
Brutta cosa non solo perché altrove ( Avezzano, L’Aquila, ecc.) non sarebbe mai accaduto ma soprattutto non bisogna dimenticare che la solidarietà in politica è come una porta girevole e non puo’ poi invocarsi solamente quando si ha bisogno.Oggi la nostra città non sa piu’ piu’ che farsene di questa gente ma non sa che farsene nemmeno di quelli che credono che il governo del camiamento possa affermarsi con una sostituzione automatica di persone o di coalizioni
Non ci siamo, troppe cose sono mutate nel frattempo. La sfida politica dei prossimi mesi riguarda la capicità di confrontarsi continuamente con la Regione su scelte e programmi, su risorse e sulle strategie. Ma per fare questo ci vogliono uomini e donne adatti a Sulmona che capiscano bene come si muove il pianeta Regione oggi, che studiano costantemente le normative correnti, che sappiano dialogare anche duramente con la Regione dove sia ben chiaro la struttura tecnico amministrativa ‘ e’ prestigiosa ma quella politica è ancora inesperta e scadente. Ma siamo quasi a metà legislatura e c’è da ritenere che presto anche questa migliorerà sicuramente. E allora? Molti si sono lamentati e ironizzato a Sulmona sulle scarse risorse previste per questo territorio nell’ultima finanziaria. Invece è cosa normalissima in questi casi. Come accade a Roma così in Regione da sempre , in queste occasioni,ogni consigliere regionale( o parlamentare) porta a casa una serie di risultati, piccoli e grandi, per il territorio che rappresenta.
La cosa che invece scandalizza, ad esempio,è stato il silenzio del territorio sul finaziamento pluriennale regalato al Napoli calcio in piena emergenza sanitaria o il tentativo di far passare un contributo pesante alla scuola di Romito quando proprio l’Università di Teramo ha avviato proprio quest’anno un corso di laurea al riguardo. E non dimentichiamo che per salvare le risorse nell’ultima finanziaria regionale per i piccoli ospedali ( l’emendamento a firma del centrodestra lo hanno letto tutti) qualcuno ha dovuto alzare la voce per tutelare anche Sulmona.
E il discorso potrebbe allungarsi a dismisura sui trasporti, sulle politiche sociali,sull’agricoltura,sulla coesione territoriale, sulla cultura. Perfino la sede dell’Agenzia di Promozione culturale in piazza Veneuela continua a restare chiusa da diversi anni. Qualcuno aveva promesso che prima dell’estate sarebbe stata riaperta senza specificare però di quale anno. Possibile che nessun consigliere comunale, nessuno dei tanti tecnici che si muovono dentro i partiti, nessuno è stato in grado fino ad oggi di inchiodare la Regione a fare chiarezza sul problema sul tecnico del Palazzo? Nessuno ha provato ad avviare gli Uffici regionali un confronto sulle ragioni di quella decisione tenendo conto che il parere di molti professionisti ritiene che sia stata una forzatura
Ecco anche per questo Sulmona deve cambiare passo ma anche uomini e donne se vuole aspirare come merita ad un ruolo diverso. Ma di questo riparleremo presto. Buona domenica a tutti
Asterix
Bravo Asterix chiunque tu sia per questa analisi lucida e veritiera.Se davvero vogliamo il bene della nostra città’ dobbiamo puntare per il futuro su gente di qualità’,esperta, animata da grande passione e sopratutto non condizionata dalle esperienze negative del passato
È’ vero ma perché’ la sede del Centro Servizi Culturali e’ stata trasferita in uno scantinato INPS. Ma i consiglieri comunali se ne sono accorti?
La solidarietà’ come la coerenza in politica sono valori importanti.Se molti giovanotti e signorine che vogliono fare politica non li conoscono e’ probabile che in questa città’ hanno avuto cattivi maestri