
“Senza queste risposte il dibattito resta monco, l’invettiva si sostituisce alla proposta e stupisce che a lasciare questi pensieri senza un senso compiuto siano due donne che hanno fatto parte, in passato, dell’esecutivo municipale e che, quindi, ben conoscono le responsabilità di un amministratore”, prosegue Malafoglia.
“Con l’ordinanza numero 71, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha inteso salvaguardare l’incolumità dei cittadini, degli operai, degli imprenditori stessi che, ai sensi dell’articolo 42 del decreto Cura Italia, sono responsabili della salute dei propri dipendenti dal momento che il contagio delle maestranze è equiparato a un infortunio sul lavoro – aggiunge Malafoglia – Se si ritiene tutto questo un inutile esercizio amministrativo, senza implicazioni concrete, lo si dica chiaramente”.
“Al contrario, evidentemente, questo obiettivo di salute pubblica non è condiviso dal Partito democratico e dai suoi massimi esponenti locali”, aggiunge ancora il portavoce locale meloniano. “Dicano ancora, le due: in caso di focolaio – perché qualcuno è stato a sentire un loro collega di partito – chi sarebbe il responsabile?”.