Home Regione Abruzzo  Domani seduta del Consiglio regionale sulla legge Urbanistica. Intanto arrivano le critiche degli Architetti

 Domani seduta del Consiglio regionale sulla legge Urbanistica. Intanto arrivano le critiche degli Architetti

Scritto da redazione

 L’Aquila, 20 novembre- Il Consiglio regionale è convocato per domani, martedì 21 novembre, alle ore 11,nell’Aula consiliare “Sandro Spagnoli” del Palazzo dell’Emiciclo con un solo punto all’ordine del giorno, il Progetto di legge n. 298/2023: “Nuova legge urbanistica sul governo del territorio”. Intanto nelle ultime ore è arrivato  sulla legge urbanistica regionale, un  intervento congiunto degli ordini degli Architetti dell’Aquila, Pescara e Teramo: “Molti nostri suggerimenti non sono stati ascoltati, il rischio è rendere inefficace una norma attesa da quarant’anni. Ci dissociamo dal testo di legge portato in approvazione” “Va riconosciuto che nel testo licenziato dalla commissione Territorio, ambiente e infrastrutture della Regione Abruzzo- scrivono gli Ordini degli Architetti-  sono stati accolti alcuni dei suggerimenti da noi forniti, ma rimangono ancora numerose criticità che rischiano di rendere inefficace una norma attesa da quarant’anni, che dovrebbe invece portare ad una rinascita urbanistica della regione” sottolineano gli architetti. Dai professionisti una critica per l’assenza nel testo di legge di temi come sicurezza, prevenzione delle calamità naturali, contrasto ai cambiamenti climatici, spopolamento. “La legge dovrebbe indicare almeno i principali temi della pianificazione urbanistica e territoriale di riferimento per la pianificazione locale – il commento degli Ordini -. La legge, poi, non coglie l’occasione di consegnare all’Abruzzo un testo innovativo di carattere edilizio e urbanistico. Emerge invece una norma tradizionale e conformativa”.

Altro tema evidenziato è quello della pianificazione intercomunale: “Resta una mera possibilità lasciata all’iniziativa degli enti, mancando contenuti che la favoriscano in concreto, mentre tali alleanze sarebbero non solo auspicabili ma fondamentali, soprattutto in contesti omogenei caratterizzati da frammentazione amministrativa dove nessun futuro è possibile se non in rete – dicono gli architetti -. E, ancora, per il territorio extra urbano resta una certa ridondanza dei procedimenti da attivare. Infine, il testo non delinea un’adeguata fase di transizione tra l’attuale quadro normativo e di pianificazione locale e le disposizioni della nuova legge urbanistica”. 

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