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Azione in difesa del Tribunale di Sulmona

Scritto da redazione

A Sulmona e Lanciano due incontri  sulla soppressione dei presidi di giustizia in Abruzzo. Finalmente qualcuno in questa strana campagna elettorale si ricorda dei problemi della città e del territorio

Sulmona, sede del Tribunale

Sulmona, 6 settembre– Dal 2015, la nostra regione ha visto la soppressione di 667 uffici del giudice di pace, di 220 sezioni distaccate di Tribunale e di 31 Tribunali (tra cui quelli di Lanciano, Vasto, Sulmona e Avezzano) e delle corrispondenti Procure della      Repubblica.

Una chiusura che ha provocato serie ripercussioni sull’intero territorio, a partire dalla diminuzione di posti di lavoro, passando per il venire meno di tutto l’indotto economico che ruota attorno alla Giustizia, arrivando all’assenza di un presidio di legalità, all’impoverimento generale e allo svuotamento culturale.Lo annuncia questa sera in una nota Azione la nuova formazione che fa riferimento a Carlo Calenda

Per questo Azione di Calenda ha deciso di parlarne in due eventi: a Sulmona, Mercoledì 7 Settembre, presso SpazioPingue, in via Lamaccio, subito dopo l’apertura del comitato elettorale alle 18:00 in corso Ovidio, n.124, e a Lanciano, alle ore 10:00, presso Casa di conversazione – Salone d’Onore “Benito Lanci”, in piazza Plebiscito n.61.

La nostra Carta Costituzionale richiede che la giustizia sia amministrata a misura d’uomo, abbastanza vicino ai cittadini perché questi possano raggiungere la sede del tribunale dalla loro abitazione con “limitati sacrifici” (Corte Costit. n.59 del 2016).

A seguito della riforma approvata con D.LGS     7 settembre 2012, n.155 di revisione delle circoscrizioni giudiziarie in  attuazione della Legge n.148/2011 (governo Berlusconi), è stata ridisegnata la geografia giudiziaria dell’intera Italia in nome del risparmio di spese e di incremento di efficienza, ma le difficoltà andrebbero contro la Convenzione europea dei diritti dell’uomo e, per quanto riguarda il diritto interno, contro l’art. 111 Cost. e la l. n.89 del 2001 (cd. legge Pinto), il mancato rispetto dei quali porta sia all’instaurarsi di ulteriori procedimenti, sia ad un esborso da parte delle casse statali in forma di equa riparazione.

L’On. Giulio Sottanelli asserisce in merito:”Già nel mio mandato da deputato ho ottenuto una proroga delle chiusure dei presidi di giustizia e poco tempo fa ho collaborato, insieme ai sindaci del territorio, con l’On. Costa, responsabile della giustizia di Azione e capogruppo in Commissione giustizia alla Camera dei Deputati.

Abbiamo deciso di lottare per ottenere una rivisitazione della geografia giudiziaria per riportare tribunali, procure ed uffici del giudice di pace vicino a cittadini e imprese per riportare il sistema giudiziario ad una dimensione più umana e funzionale.

Per questo aspettiamo tutti a Sulmona Mercoledì 7 e a Lanciano Sabato 10 Settembre!”

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