Home Regione Abruzzo Legge su “bolli auto 2009” e altri emendamenti, Ok Consiglio regionale

Legge su “bolli auto 2009” e altri emendamenti, Ok Consiglio regionale

Scritto da redazione

L’Aquila, 31 maggio – Il Consiglio regionale abruzzese, nella serata di ieri ha dato via libera alla legge che interviene sulle modalità di riscossione del “bollo auto” dovuto dai cittadini residenti nei comuni del cratere del terremoto del 2009. La tassa automobilistica era stata sospesa per gli anni 2009 e 2010 e oggi, con la nuova normativa regionale, si concede la possibilità ai cittadini di pagare il bollo senza aggravi di sanzioni, interessi e mora. Si potrà pagare o in una unica soluzione entro il 31 ottobre 2023 o in tre rate con estinzione del debito entro il 31 gennaio 2024. Per compensare le minori entrate che subirà l’Agente alla Riscossione, la Regione attiverà un variazione di bilancio da 1milione e 800mila euro da distribuire nei prossimi sei anni con tranche da 300mila euro.

 Ulteriori emendamenti alla norma hanno previsto contributi per il finanziamento di eventi sportivi nazionali e internazionali (200.000 euro per il 2023), in materia di soccorso alpino e speleologico (180.000 euro per il 2023), variazione al Bilancio regionale 2023-2025 per la realizzazione dei “Campionati mondiali giovanili Under 23 Skyrunning Gran Sasso Skyrace” (100.000 euro), rifinanziamento legge regionale n. 2/2018 in favore delle associazioni sportive (112.000 euro). Incrementate le risorse in favore dei Comuni colpiti da avversità atmosferiche da 100 mila a 500 mila euro. Viene, inoltre, estesa l’esenzione della tassa automobilistica per tre anni per i veicoli ad alimentazione ibrida immatricolati per la prima volta nel 2020 o 2021, prevedendo lo sgravio anche per le auto acquistate fuori regione. Un emendamento, infine, modifica la vigente legge regionale sulle celebrazioni su D’Annunzio, istituendo il “Festival dannunziano”, da tenersi annualmente nella città di Pescara e nei principali luoghi dannunziani. Inoltre, sono stati apportatati dei correttivi ai rendiconti della Regione degli anni 2018, 19 e 20 per fare cessare il contenzioso con il Governo.

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