Home Prima Pagina La strana crisi al Comune di Sulmona,  dove chi entra, chi esce e chi non … fiata mai

La strana crisi al Comune di Sulmona,  dove chi entra, chi esce e chi non … fiata mai

Scritto da redazione

– Oggi una dura nota dei consiglieri di minoranza che ‘bacchettano’ una maggioranza a Palazzo San Francesco in evidente difficoltà e spingono ad una riflessione seria che i cittadini si vanno ponendo sempre più spesso. Ma davvero questa città che vanta tradizioni politiche assai robuste oggi merita così poco  in questa fase così delicata? Alcuni partiti  di maggioranza e di opposizione   sono divenuti fantasmi non parlano da mesi, incapaci di esprimere un’opinione su qualsiasi problema e di avanzare qualche proposta. Non è più sufficiente un sindaco di valore a tirare il carro ci vuole altro come insegnano le esperienze tanti piccoli centri. Ecco la nota delle opposizioni

Sulmona, 23 maggio–  La recente decisione della consigliera dott.sa Di Rienzo di abbandonare il gruppo di Sulmona Libera e Forte e conseguentemente la maggioranza che amministra la città, scrivono i Consiglieri Di Rocco, Gerosolimo, La Porta, Masci, Proietti, Santilli, Zavarella produce il fallimento dell’esperienza politico-amministrativa della coalizione guidata dal dott. Di Piero e che si era presentata alle elezioni come quella del cambiamento.

Lo sbandierato cambiamento ha ad oggi prodotto solo instabilità e indebolimento dell’azione amministrativa, frenata da continui dissidi interni. E se da un lato abbiamo assistito, qualche tempo fa, all’abbandono della capogruppo del Partito Democratico che, lasciata la forza politica di appartenenza si è trasferita armi e bagagli nel gruppo di Sulmona Libera e Forte, assumendo anche qui il ruolo di capogruppo (un vero record!), dall’altro è seguita la fuoriuscita del consigliere dott. Proietti, che ha abbandonato i banchi della maggioranza per passare alla opposizione.

Ora identico percorso fa la consigliera Di Rienzo, producendo pesanti, ingiustificati e volgari attacchi alla sua persona da parte del disperato Partito Democratico, la cui dirigenza non reagì con altrettanta veemenza allorquando fu il proprio capogruppo a salutare!

Abbandono quello della consigliera Di Rienzo che segna la fine dell’esperienza politica dell’amministrazione Di Piero, postosi a capo di una coalizione spuria, che univa partiti di centrosinistra e movimenti civici, fino a persone lontane politicamente da detti partiti, che avevano creduto in un progetto diverso ed in un operare diverso che le avrebbe coinvolte (e non ci riferiamo solo agli eletti).


Questa amministrazione ad oggi ha prodotto pochissimo e la delusione e rassegnazione dei cittadini è palpabile. Al fallimento amministrativo segue un fallimento politico, con la anomalia, numeri alla mano, che il Sindaco finisce con il reggersi da solo, cioè con il suo voto in Consiglio comunale. 
È un segno di palese instabilità che non giova all’azione di governo e della quale tutti debbono responsabilmente prendere atto

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