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Ma se in città la politica non esiste

Scritto da redazione

Sulmona,5 aprile– Non ci pare di ricordare da tanti anni una stagione così buia per la politica di casa nostra, né ci pare di ricordare l’affanno con cui è costretta a muoversi la nostra città.

 In Regione è partita la lunga campagna elettorale che porterà all’appuntamento della primavera prossima per il rinnovo dell’Assemblea di Palazzo dell’Emiciclo. Venerdì a Pescara il Presidente Marsilio ha illustrato il   bilancio di questi quattro anni  sui risultati e obiettivi raggiunti, ha indicato una serie di cifre, ha delineato qualche ipotesi (poche per la verità) per il futuro. Ha anche annunciato la sua ricandidatura in Abruzzo per il centrodestra.

Un copione abbastanza normale.  Ognuno cerca di vendere al meglio i prodotti che porta al mercato. Tutto sta poi a capire quali sono  gli acquirenti. Si è parlato nell’occasione  degli interventi per i porti abruzzesi, per gli interventi in difesa della costa, gli interventi per il sistema idrico e le risorse previste nel Pnrr e delle risorse( poche) previste dalla legislazione regionale per contrastare lo spopolamento dei piccoli paesi.

 Non si è parlato dell’operazione per il Napoli calcio a Castel di Sangro e nemmeno degli effetti (quelli veri) prodotti per il territorio da quella operazione  ma si è parlato delle tante risorse impegnate per la partenza del Giro d’Italia da Pescara. E poi tante altre cose importanti e meno, molte ereditate, altre scontate. Ma questo ci interessa poco. Ci sarebbe piaciuto un confronto con il passato abbastanza recente quando un altro Presidente di Regione, Luciano D’Alfonso, lasciando il suo incarico per Palazzo Madama consegnò agli abruzzesi un documento di grande utilità, un rapporto  di oltre 120 pagine, molto dettagliato dal titolo “ 1500 giorni di Giunta D’Alfonso” dove sono stati riprodotti attentamente una serie di dati, provvedimenti assunti, risorse finanziarie assegnate a ciascun territorio ( anche al Centro Abruzzo Sulmona e Alto Sangro), dalla legislazione nazionale ed europea di riferimento, provvedimenti con data, coperture finanziarie, tempi di realizzo .

 Da allora è passato molto tempo quasi cinque anni però ancora oggi è possibile mettere a confronto risultati, promesse, attese, obiettivi mancati. Eppure oggi le cose non sembrano marciare al meglio. Così ci hanno colpito invece alcuni imbarazzanti silenzi su diversi aspetti soprattutto perché l’Abruzzo continua a restare in coda a tante classifiche e sembra  camminare con le ruote sgonfie. Ha perso occupazione negli ultimi anni (39 mila posti a fine 2022), ha perso popolazione in tante aree, a cominciare dal CentroAbruzzo e in tanti piccoli comuni ed il problema non si risolve come dice la Regione con una piccola normativa (negli obiettivi e nelle risorse finanziarie) dal sapore  di carattere assistenziale in favore di famiglie per farle restare in questi comuni. No, questa strategia serve a poco. Per combattere lo spopolamento, la fuga dei giovani ed il calo di occupazione, secondo noi, serve ben altro 

Noi restiamo della convinzione che occorre puntare a migliorare la qualità della vita e puntare ad un obiettivo preciso come la necessità di rilanciare lo studio del Dipartimento di Architettura dell’Università di Chieti che  prevede la suddivisione del territorio regionale in 7 Aree  funzionali omogenee di riferimento Pescara-Chieti, Teramo, L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Lanciano, Vasto che rappresentano la dimensione media nella quale si possono riconoscere più comuni piccoli con un unico sistema scolastico, sanitario e di trasporto.

E così, mentre in Abruzzo la Regione è  alla ricerca di nuove strategie per guidare i passaggi successivi, a Sulmona oggi la politica  si divide su tutto  e continua ad apparire incapace  a fronteggiare le emergenze che la città sta attraversando. Non accadeva da molti anni, è vero, ma la situazione di oggi è allarmante perché alla crisi economica, sociale e dei servizi si aggiunge quella politica. C’è un vuoto imbarazzante.

 Sicuramente.  Alcuni partiti esistono solo sulla carta, altri  praticano la politica delle tre scimmiette, altri  si alimentano  solo di chiacchiere dimenticando che il sindaco di questa città, e solo lui, è stato  il vero vincitore delle ammnistrative del 2021 oggi è in evidenti difficoltà

 Eppure mai come ora Sulmona si trova ai margini delle politiche sanitarie, occupazionali, dei servizi. La Regione non si accorge di nulla ma nessun consigliere comunale, provinciale, regionale alza la voce  per richiamare l’attenzione del  Consiglio regionale. Nessun Consigliere comunale, provinciale o regionale ha balbettato, apprezzato, giudicato o criticato il  lavoro di questi quattro anni della Giunta regionale. E’ normale? Ma che politica è questa?

 Come non ricordare l’esempio del  prof. Bolino, sulmonese prestigioso, che ha onorato la città e le Istituzioni (è stato il primo Presidente del Consiglio regionale sulmonese) quando qualche anno prima della sua prematura scomparsa presentò da solo e portò all’approvazione dell’Aula, sfidando anche il suo partito e la coalizione di riferimento che volevano investire in edilizia sanitaria in provincia di Teramo,  il progetto di legge regionale per la costruzione della nuova ala dell’Ospedale di Sulmona?

 Se i partiti del centrodestra a Sulmona  oggi  non fiatano forse per non disturbare Marsilio in Regione quelli di centrosinistra fanno peggio. Un po’ più attivo il M5S ma degli altri non si hanno segnali di presenza nemmeno ora che il sindaco Di Piero avrebbe bisogno di tanta solidarietà..

Il Pd, ad esempio, tanto loquace in passato  a criticare l’ex sindaco Casini o l’ex Consigliere regionale Gerosolimo su tutto, ma senza mai avanzare proposte su qualcosa, oggi in città non si percepisce su nulla. Due mesi fa l’Assemblea per il congresso e poi nulla. Silenzio in Comune, silenzio sulla vicenda dei trasporti, della sanità, sul calo di occupazione. Silenzio sulla coesione territoriale, silenzio perfino sulla organizzazione del partito sul  territorio. Non sappiamo se i dirigenti provinciali e regionali conoscono bene la realtà peligna ma se non agiscono evidentemente qualcosa non funziona. 

E se giovedì sera molti iscritti si sono riuniti in un noto locale alla periferia della città, per uno scambio di auguri è stato raccontato all’esterno mentre tutta la riunione è stata incentrata sul da farsi presto, qualcosa deve pur significare. O.. no? Staremo a vedere. Buona giornata a tutti.

Asterix

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6 Commentii

Massimo 5 Aprile 2023 - 14:04

Perché meravigliarsi piu’ del necessario. Guardate cosa ci hanno fatto con i trasporti su gomma sulla Sulmona-Roma? Non solo la città di Sulmona ma anche i comprensori dell’Alto Sangro,della Valle del Sagittario e Valle Subequana sono stati spernacchiati. Una vergogna !!!

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Mirko 5 Aprile 2023 - 14:05

Al Grand Hotel della politica sulmonese la gente entra ed esce,poi rientra ed esce di nuovo e pretende pure di dare lezioni agli altri

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Ovidius 5 Aprile 2023 - 16:11

Bella riflessione ma la verità amara è una soltatanto. I partiti in questa città si vedono solo in campagna elettorale

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piazza XX 5 Aprile 2023 - 16:21

Da quattro anni e forse piu’ l’Agenzia di promozione culturale in piazza Venezuela è stata chiusa per disposizioni della Regione perché necessitava di alcuni interventi riparatori. Da allora non è stata piu’ riaperta. Molti tecnici della nostra città ritengono sia stata una vera forzatura che ha privato,o ridotto, ai sulmonesi un servizio utile come succede ad altre città, Ma nessuno è capace di fare chiarezza su questo problema ? Questa è Sulmona. Di cosa vogliamo lamentarci ?

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Ezio 8 Aprile 2023 - 18:14

Smettiamola di continuare a fare i sudditi…reagiamo

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